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Parla Mattia, il paziente 1: «State in casa, da questa malattia si può guarire» – L’audio

«Io sono stato molto fortunato, perché ho potuto essere curato - avverte il 38enne - ora potrebbero non esserci medici, personale, mezzi per salvarti la vita»

A parlare è Mattia, il cosiddetto paziente 1, il primo caso di contagio del focolaio lombardo. Dopo essere stato in terapia intensiva in condizioni definite gravi, ora il 38enne è guarito dal Coronavirus, ha lasciato l’ospedale e lancia il suo messaggio a tutti gli italiani attraverso un messaggio audio.

È difficile dopo questa esperienza fare un racconto di quello che mi è successo. Ricordo il ricovero in ospedale a Codogno. Mi hanno raccontato che per diciotto giorni sono stato in terapia intensiva per poi essere trasferito nel reparto di malattie infettive dove ho ricominciato ad avere un contatto con il mondo reale e a fare la cosa più semplice e bella che è respirare. Da questa mia esperienza le persone devono capire che è fondamentale stare in casa, la prevenzione è indispensabile per non diffondere l’infezione. Questo può significare anche allontanarsi dai propri cari e dagli amici, perché non sappiamo chi può essere contagioso. Io sono stato molto fortunato, perché ho potuto essere curato: ora potrebbero non esserci medici, personale, mezzi per salvarti la vita. Da questa malattia si può guarire. Io devo dire grazie al professor Bruno, ai rianimatori e a tutto il personale degli ospedali di Pavia e Codogno, che con la loro professionalità mi hanno permesso di tornare a vivere. Io ora chiedo a tutti i media di rispettare la privacy mia e della mia famiglia perché vorremmo piano piano dimenticare questa esperienza e tornare alla nostra normalità.

Il parere degli esperti

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