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Coronavirus, Ursula von der Leyen chiede scusa all’Italia: «Ora vi aiuteremo. Subito 100 miliardi per una cassa integrazione europea»

02 Aprile 2020 - 08:12 Giulia Marchina
La presidente ha inviato una lettera a Repubblica per spiegare come l'Ue aiuterà il Paese

«Siamo testimoni dell’inimmaginabile. Migliaia di persone sottratte all’amore dei loro cari. Medici in lacrime nelle corsie degli ospedali, col volto affondato nelle mani. Un Paese intero chiuso per quarantena. Ma il Paese colpito più duramente, l’Italia, è diventato anche la più grande fonte di ispirazione per noi tutti. Migliaia di italiani – personale medico e volontari – hanno risposto alla chiamata del governo e sono accorsi ad aiutare le regioni più colpite. Le industrie della moda ora confezionano mascherine protettive, i produttori di amaro imbottigliano disinfettante per mani. La musica dai balconi ha riempito le strade deserte».

Inizia così la lettera della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, inviata a Repubblica, in cui chiede scusa all’Italia per le dure dichiarazioni dell’Unione seguite allo scoppio della pandemia da Coronavirus. La presidente fa pubblica ammenda e ammette che, all’inizio della pandemia, nessuno dei Paesi membri ha avuto un occhio di riguardo per l’Italia: ognuno di loro, come scrive von der Leyen, ha pensato solo ai problemi di casa propria.

«Nel frattempo però l’Europa ha cambiato passo. Abbiamo fatto tutto il possibile per portare i Paesi europei a ragionare come una squadra e assicurare una risposta coordinata a un problema comune. E abbiamo visto più solidarietà qui in Europa che in qualsiasi altra parte del mondo». Ora, però, 25 Paesi europei si sono alleati per dare una mano, spedendo, ad esempio milioni di mascherine all’Italia e alla Spagna. Il passo del Brennero resta aperto per favorire gli scambi commerciali.

È stata rilocalizzata la produzione di materiale sanitario in Europa e molti fondi sono stati destinati alla ricerca di un vaccino. Ma non è tutto: sono state temporaneamente sospese «alcune regole per dare al governo italiano lo spazio di manovra necessario ad agire rapidamente e con forza. Abbiamo convogliato miliardi di investimenti alla lotta contro il virus ed i suoi effetti», scrive la presidente.

Infine, lo stanziamento di fondi fino a cento miliardi per finanziare una cassa integrazione europea, «in favore dei Paesi colpiti più duramente, a partire dall’Italia, per compensare la riduzione degli stipendi di chi lavora con un orario ridotto. Questo sarà possibile grazie a prestiti garantiti da tutti gli Stati membri – dimostrando così vera solidarietà europea».

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