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Coronavirus, mai così tanti morti in 24 ore nel Regno Unito: 938 da ieri, 5.500 positivi in un giorno. Ue: «Frontiere esterne chiuse fino al 15 maggio». Moody’s: «Il virus porterà l’Euro in recessione»

08 Aprile 2020 - 23:52 Redazione
L'Oms risponde a Trump dopo le minacce sul taglio dei fondi: «Non è il momento». Nel Regno Unito Boris Johnson risponde alle cure ed è in condizioni stabili. In Spagna dubbi sul numero delle vittime, sarebbero 3mila in più. Oms: «Presto per allentare le restrizioni». Prorogata la fine del lockdown in Francia

Il Regno Unito registra un nuovo record nazionale nel conteggio delle vittime per Coronavirus, con 938 morti registrati nelle ultime 24 ore. Il dato fornito dal ministero della Sanità porta ora il totale a 7.097 decessi. Pesante anche il bilancio dei contagi, con una crescita di 5.500 casi in un giorno, per un totale di 60.733. Secondo gli esperti britannici, il picco di diffusione dell’epidemia sull’isola dovrebbe arrivare fra circa una settimana.

Resta in ospedale, ma in «condizioni stabili» il premier inglese Boris Johnson, da due giorni in terapia intensiva. Fonti del governo confermano che Johnson sta «rispondendo ai trattamenti». Il portavoce di Dowing Street ha inoltre precisato come il premier non sia al momento in grado al momento «di lavorare», ma può «contattare chi vuole»: e quindi è cosciente.

Lagarde avverte l’Ue: «Serve una risposta forte: ci sono già segnali preoccupanti»

epa08289185 European Central Bank (ECB) President Christine Lagarde speaks during a press conference following the meeting of the Governing Council of the European Central Bank in Frankfurt am Main, Germany, 12 March 2020. EPA/ARMANDO BABANI

Christine Lagarde, la presidente della Bce, ha lanciato un monito nei confronti dell’Unione Europea, divisa tra Mes e Eurobond, giacché iniziano a vedersi dei «segnali preoccupanti» sul fronte economico, finanziario e lavorativo. «È vitale che a livello di bilancio ci sia una reazione potente nell’insieme della zona euro. I Governi devono essere fianco a fianco per dispiegare insieme politiche ottimali per far fronte ad uno shock comune di cui nessuno è responsabile», spiega Lagarde.

«È imperativo – prosegue la numero uno della Bce – impedire che delle imprese sostenibili falliscano e che i lavoratori perdano il loro posto di lavoro a causa di una crisi temporanea di cui né gli uni né gli altri sono responsabili». «Se tutti i Paesi dell’area dell’euro non si rialzeranno insieme – osserva Lagarde – gli altri ne subiranno le conseguenze. È dimostrandosi solidali che si serve i propri interessi. La Bce continuerà a svolgere il suo ruolo rispettando la sua mission di mantenimento della stabilità dei prezzi e rimanendo al servizio dei cittadini europei».

Francia

EPA/IAN LANGSDON | Infermiere Covid a Neuilly, in Francia, 25 Marzo 2020

Aumenta di 541 vittime il bilancio dei morti in Francia per il Coronavirus, portando così il numero complessivo dei decessi sin dall’inizio della pandemia a 10.869. Le persone ricoverate negli ospedali francesi sono oltre 30mila, di cui oltre 7.000 in terapia intensiva (+482 rispetto a ieri). Nel frattempo il presidente francese ha annunciato che terrà un discorso alla nazione lunedì prossimo. Parallelamente il lockdown è stato prorogato oltre il 15 aprile. 

Moody’s taglia le stime sul Pil dell’Unione Europea: «La rapida diffusione del virus porterà l’euro in recessione»

ANSA | Moody’s

L’agenzia statunitense di rating Moody’s ha aggiornato le stime relative all’andamento dell’economia europea, rivedendo al ribasso le stime precedentemente effettuate (Pil -1,2%). Secondo Moody’s, infatti, nell’Eurozona il prodotto interno lordo potrebbe subire una contrazione del 2,2% nel 2020. Secondo l’agenzia, infatti, «la rapida diffusione del Coronavirus porterà l’area Euro in recessione nel 2020 – si legge in una nota ufficiale – I rischi sono elevati a causa della notevole incertezza sulla durata e l’espansione dell’epidemia».

Unione Europea: frontiere esterne chiuse fino al 15 maggio

Ansa/Sede Commissione europea, Bruxelles

Saranno prolungate le restrizioni per gli ingressi e le uscite dall’Unione europea. La Commissione Ue ha chiesto agli Stati di estendere un altro mese – fino al 15 maggio – le misure restrittive per i viaggi non necessari nei Paesi terzi per limitare la diffusione dei contagi da Coronavirus. In una nota l’esecutivo europeo ha chiarito che: «Un’azione parallela e coordinata alle frontiere esterne costituisce un aspetto essenziale di una strategia di uscita concertata e della graduale revoca delle misure di contenimento in Europa».

Cina

Epa/Roman Pilipey

La Cina ha deciso di chiudere temporaneamente il confine con la Russia dopo che, nel periodo dal 21 marzo al 7 aprile, 2.443 persone sono entrate nella Repubblica popolare dalla vicina Federazione. Di queste almeno 84 sarebbero risultate positive al Coronavirus. La Cina ha deciso così di chiudere tutti i 4 gli accessi dalla Russia.

La Cina ha registrato ieri 62 nuovi casi di infezione da Coronavirus, di cui 59 importati (saliti in totale a 1.042) e tre nei confini nazionali, due nello Shandong e uno nel Guangdong. La Commissione sanitaria nazionale ha segnalato due nuovi decessi, di cui uno a Shanghai e uno nella regione dell’Hubei. Qui, nella provincia di Wuhan – il focolaio originario della pandemia – ieri è stata riattivata per la prima volta la circolazione dopo il lockdown.

A questo punto, i contagi nel Paese sono in totale 81.802 da inizio epidemia, di cui 1.190 sotto trattamento, 3.333 morti e 77.279 guariti. Sono 137 i nuovi asintomatici, di cui 102 importati, mentre sono 1.095 quelli sotto osservazione. Tuttavia i timori su una nuova ondata di Covid-19 sono ancora alti. Suifenhe, città con più di 60.000 abitanti sul confine russo ha deciso oggi un lockdown come quello appena rimosso a Wuhan.

Nella città da cui è partita l’epidemia di Covid-19 ci si prepara intanto alla fine della quarantena: oggi lasceranno Wuhan con i mezzi pubblici almeno 65mila persone, senza contare chi si muove con mezzi privati. Nell’aeroporto della città sono già previsti oltre 200 voli. Chi è diretto verso Pechino dovrà sottoporsi al test anti-coronavirus: sia a Wuhan nel momento della partenza che all’arrivo nella capitale.

Entro il 15 aprile piano europeo per il tracciamento dati

Pixabay

Si ampia il dibattito per lo sviluppo di un App ai fini di monitorare i contagi. Da Bruxelles arrivano raccomandazioni precise per il suo utilizzo: limitare l’uso dei dati personali a fini medici, stabilire tecniche di raccolta col bluetooth, garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la collaborazione tra autorità sanitarie pubbliche e l’Ue. Gli Stati membri dovranno entro il 15 aprile mettere nero su bianco una una serie di linee guida per allineare le app nazionali che serviranno a tracciare la diffusione del contagio e guidare le strategie per la graduale uscita dalla quarantena.

Wto: scambi nel mondo -32%

Non solo una crisi sanitaria. L’epidemia di Coronavirus ha innescato una crisi economica senza precedenti. Mentre vengono riviste le stime al ribasso sui Pil nazionali, l’Organizzazione mondiale del commercio fa sapere che entro la fine dell’anno gli scambi commerciali caleranno fra il 13% e il 32% a fronte di un pil che si contrarrà fra il 2,5% e l’8,8%. La Wto sottolinea inoltre che il crollo degli scambi nel 2020 sarà maggiore di quello del 2008-2009.

In Europa 750mila casi

Pixabay

Il Continente europeo continua a essere il centro dell’epidemia globale da Coronavirus. Con il passare delle settimane aumenta il bilancio di contagi in Europa che ora ha raggiunto quota 750mila. Sono questi i dati forniti da Afp che mostra come nel vecchio continente ci siano metà di tutti i casi mondiali che, in base ai dati della Johns Hopkins University, sfiorano il milione e mezzo.

Oms all’Europa: «Non è il momento di allentare le restrizioni»

Ansa/Ospedale di Brescia

L’organizzazione mondiale della Sanità ha mandato un messaggio chiaro e forte all’Europa. Mentre in alcuni Paesi, come Italia e Spagna, sembra esserci un calo nel numero dei contagi, l’Oms chiede prudenza: «Non è il momento di allentare le misure, anzi bisogna raddoppiare e triplicare i nostri sforzi» per sconfiggere il Coronavirus. A dirlo è Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms.

«Segnali positivi registrati in alcuni Paesi» non rappresentano ancora la vittoria, ha avvertito Kluge in una conferenza stampa virtuale da Copenaghen. Il funzionario ha definito la situazione nel continente ancora «molto preoccupante» e ha rivelato che i contagi continuano ad aumentare, portando il numero totale di casi confermati a 687.236 fino a questa mattina, con 52.824 decessi.

Spagna

Afp | Un operatore tra le strade di Vigo, nel nord della Spagna

I dati delle sepolture a Madrid indicano che le morti per Coronavirus potrebbero essere 3mila in più rispetto a quelli delle statistiche ufficiali. Il quotidiano spagnolo El Pais ha pubblicato un’inchiesta dove si cerca di fare chiarezza sul numero reale delle vittime in Spagna per il Coronavirus. Tutto parte dal caso di Madrid. Guardando al normale tasso di mortalità e ai dati comunicati dal governo sulle vittime da Coronavirus ci sarebbero circa 3mila vittime in più.

Usa

Epa/Jim Lo Scalzo

Nonostante la crisi globale, non c’è tregua tra Stati Uniti e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha accusato l’Oms di essere sinocentrica con conseguenti minacce di tagli fondi. In risposta, i rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) hanno fatto notare «che non è il momento di tagli» e hanno ribadito la necessità di «lavorare con i cinesi» per capire cosa succedesse sul campo in merito all’emergenza Coronavirus.  «Siamo ancora nella fase acuta, per questo non è il momento di tagliare i finanziamenti», ha dichiaro in conferenza stampa il direttore regionale dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge.

Intanto sono circa 1.939 i nuovi morti registrati negli Stati Uniti per cause correlate Coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il bollettino diffuso dall’università Johns Hopkins. Si tratta del peggior bilancio giornaliero nel mondo dall’inizio della pandemia. Il totale delle vittime nel Paese sale dunque a 12.722. Quanto al numero dei contagiati, sfiora ormai le 400mila persone malate di Covid-19. Si parla infatti di oltre 386mila casi, quasi il triplo di Italia e Spagna, più di tre volte di Francia e Germania e oltre il quadruplo della Cina.

Per il capo della Casa Bianca Donald Trump anche gli altri Stati hanno un bilancio più alto ma danno numeri falsi. «Altri Paesi hanno di fatto più casi di Coronavirus di quelli dichiarati, solo che riportano numeri ingannevoli o sbagliati», ha detto il presidente americano contestando che gli Stati Uniti siano il Paese al mondo con più contagi in assoluto.

Pakistan

Epa/Sohail Shahzad

Secondo i dati ufficiali, nelle ultime 24 ore in Pakistan ci sarebbero stati altri quattro morti legate al Coronavirus mentre 208 pazienti risulterebbero positivi. Numeri che portano il totale delle vittime a 58, mentre i contagi a 4.072. Le persone guarite sarebbero 467, mentre 25 sarebbero in gravi condizioni.

Corea del Sud

Epa/Yonhap South Korea Out

La Corea del Sud ha registrato 53 nuovi casi di infezione da Coronavirus, poco più dei 47 del giorno prima, complessivamente sono 10.384. Secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention, si sono registrati 8 nuovi morti per un totale di 200. Quanto alle guarigioni, risultano negative al tampone 80 nuove persone. Il totale è complessivamente di 6.776. I nuovi positivi registrati sono 14 e sono tutti di importazione, il che porta a 832 il numero complessivo delle persone attualmente malate da Covid-19 nel Paese, nonostante le regole più stringenti varate per gli ingressi nel Paese. Per il momento, in tutto il Paese sono stati svolti 486mila test con esito positivo all’infezione.

Il parere degli esperti:

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