Coronavirus, uno studio rivela: le calze di nylon aumentano l’efficacia delle mascherine in stoffa

Secondo lo studio, l’aggiunta di uno strato di calza di nylon ha migliorato l’efficacia di protezione dal 15% al 50% delle mascherine in stoffa realizzate a casa

Rrealizzare mascherine di stoffa per proteggersi dal Coronavirus usando una calza di nylon migliora l’efficacia della protezione. La scoperta è frutto di uno studio condotto dal Departments of civil and environmental engineering and marine and environmental sciences northeastern university of Boston che ha misurato il potere filtrante delle mascherine di stoffa fatte in casa. Ne sono state esaminate dieci diverse tra loro per modello, provenienza e filtraggio. Il campione è stato poi rapportato alle Ffp2 e alle Ffp3 – con un grado maggiore di protezione rispetto alle chirurgiche.


Dall’esperimento è emerso, come era facilmente desumibile, che le Ffp2-3 fossero più efficaci delle altre al 99%. Le mascherine chirurgiche standard, se indossate con un filo metallico di regolazione sul naso, hanno avuto un’efficienza media del 75%. Quasi tutte le altre mascherine hanno raggiunto un potere filtrante inferiore al 60%. Le mascherine di stoffa hanno avuto sempre tassi efficienza filtrante inferiori (tra il 38% e il 96%).


Prendendo allora in esame l’ultimo campione di mascherine analizzate, quelle in stoffa, gli scienziati hanno pensato di modificarle sovrapponendo uno strato di calza di nylon alla mascherina stessa. L’aggiunta ha migliorato l’efficacia da 15 a 50 punti percentuali. Resta da capire come posizionare la calza per non avere difficoltà a respirare. E quanto in effetti sia comodo un costringimento simile.

Il parere degli esperti:

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