Coronavirus, la Fase 2 in Veneto parte in anticipo. Zaia: «Spero di aprire tutto l’apribile. Non chiuderò gli anziani in casa» – Video

Il governatore Luca Zaia allenta le misure restrittive in Veneto ma avverte: «Abbiamo raschiato il barile togliendo tutto ciò che si poteva. Ora sia chiaro, non è il liberi tutti»

Entra in vigore alle 15 di oggi, venerdì 24 aprile, l’ordinanza firmata dal governatore del Veneto Luca Zaia che dà il via libera alla vendita del cibo per asporto nei take away, pasticcerie e gelaterie (finora era consentita soltanto la consegna a domicilio). Rimane il divieto assoluto di consumazione all’interno degli esercizi commerciali. Inoltre i negozianti, così come i clienti, dovranno indossare mascherine e guanti, rispettando il metro di distanza, così come chiesto dal governo italiano per contenere la pandemia del Coronavirus. Nel caso specifico del sì al take away, ha spiegato Zaia, significa che, «vai a prenderti, magari in gelateria, quello che ordini online e poi vai a casa».


La diretta Facebook di Luca Zaia

Stop limiti alle librerie

Un secondo allentamento delle misure restrittive riguarda, invece, librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per i quali da oggi in poi non varrà più il limite dei due giorni a settimana: «Abbiamo raschiato il barile – ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia – togliendo tutto ciò che si poteva per quanto consentito dalla legge. Ma sia chiaro, non è il liberi tutti».


Cimiteri aperti

Revocate anche le restrizioni all’attività edilizia, purché sul patrimonio esistente, alla coltivazione ad uso agricolo per auto-consumo, alla vendita di prodotti florovivaistici e al taglio boschivo per ragioni di necessità. Riaprono i cimiteri «con l’obbligo di distanziamento»: proprio oggi Open ospita l’appello di Giovanna e Pietro che chiedono a gran voce la riapertura dei cimiteri.

Gli anziani

E sugli anziani il governatore del Veneto sembra avere le idee molto chiare: «Il mio parere è che non sia corretto chiudere in casa gli anziani. Ma le linee guida sono nazionali, anche in questo caso noi potremmo solo adottarne di più restrittive, nel caso, non di più larghe». Insomma per la categoria più esposta al virus nessuna restrizione particolare negli spostamenti, secondo Zaia: «Magari – questa la sua proposta – si potrebbe chiedere ai supermercati di riservare a loro la prima ora di apertura negli acquisti».

«Per il Veneto il lockdown non esiste più»

Infine, in videoconferenza con i colleghi presidenti di Regione, ha discusso di un «documento da presentare per la fase 2, per noi fondamentale visto e considerato che ormai siamo agli sgoccioli. Si va nella direzione, io spero, di aprire tutto quello che si possa considerare apribile». «Per il Veneto il lockdown non esiste più – ha aggiunto – C’è la volontà di fare tutto avendo al fianco la comunità scientifica. Ovvero una apertura avvalorata dal punto di vista scientifico e che sia rispettosa delle linee guida per la messa in sicurezza dei lavoratori, di tutti gli operatori in generale e della comunità».

La situazione in Veneto

Il Veneto è una delle quattro regioni italiane con il numero più alto di positivi e vittime. Secondo l’ultimo report della Regione, 348 sono i nuovi casi di infezione mentre scendono a 9.679 i positivi. Salgono a 18 i decessi per un totale di 1.244 vittime: i guariti sono ora 6.306. Intanto prosegue la discesa della pressione sui ricoveri nei reparti ospedalieri (-30) e sulle terapie intensive (-10).

Foto in copertina: Giuseppe Lami per Ansa

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