Coronavirus, la mappa dei contagi tra gli anziani in trappola nelle case di riposo

Una situazione che il viceministro della Salute ha definito «inaccettabile»

«È inaccettabile che pazienti positivi al Covid19 siano nella stressa struttura con anziani, questi accadimenti non possono e non devono più accadere». Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, definisce la situazione all’interno del Pio Albergo Trivulzio di Milano, l’Rsa finita nel mirino degli inquirenti durante l’emergenza Coronavirus, dove da gennaio sarebbero stati ricoverati «molti pazienti» con polmoniti e sintomi di insufficienza respiratoria. «I Nas hanno verificato oltre 600 controlli alle Rsa italiane riscontrando per un 20% infrazioni derivanti da cattiva organizzazione e formazione del personale». L’11 aprile il direttore generale Giuseppe Calicchio è stato iscritto nel registro degli indagati per epidemia colposa e omicidio colposo. «Sul Pio Albergo Trivulzio la magistratura sta indagando – ha aggiunto – ed è necessario aspettare gli esiti». Per il viceministro «è inaccettabile che pazienti positivi al Covid19 siano nella stressa struttura con anziani, questi accadimenti non possono e non devono più accadere», ha concluso Sileri.


I dati

Sono stati resi pubblici in un rapporto stilato dall’Istituto superiore di Sanità i dati sul contagio da Covid-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie in Italia. L’indagine è stata condotta su un campione di 1.082 strutture. Dal primo febbraio al 14 aprile 2020 in queste strutture ci sono stati in tutto 6.773 decessi tra i residenti. E nel 40,2% dei casi (ovvero 2.724 su 6.773), le morti sono avvenute con infezioni da Covid o per patologie simili all’influenza: più di 1.600 solo in Lombardia (su 3.045 decessi totali), circa 300 (su 520) in Emilia-Romagna. I 3.045 decessi della Lombardia rappresentano il 45 per cento rispetto ai 6.773 totali; il Veneto in questa triste classifica segue con il 16,1%, poi c’è il Piemonte con il 10,1.


Lombardia

2.273 sono gli anziani milanesi contagiati dal Coronavirus. Il totale dei positivi in provincia di Milano è di 15.546. A questi vanno aggiunti i deceduti che sono saliti sopra le 1.300 unità. A Bergamo su oltre 10 mila contagiati, i residenti nelle Rsa sono 173. Nel frattempo, sono iniziati i controlli con i tamponi nelle 84 case di riposo nella città di Brescia e in provincia e dai primi risultati due ospiti su cinque sarebbero positivi al Coronavirus. La notizia è stata data dal Giornale di Brescia: per ora le analisi sono state fatte a macchia di leopardo, i tamponi finora analizzati sono 4.518. Di questi 2.746 hanno riguardato i pazienti (che in tutto sono 6900) e 1.24 sono risultati positivi, ovvero il 37%. Gli altri 1.772 tamponi sono invece stati fatti ai lavoratori delle Rsa, di questi 315, il 18%, positivo. «Ci vorranno almeno altre due settimane – ha spiegato il direttore generale dell’Ats Brescia Claudio Sileo – per completare lo svolgimento dei tamponi su tutti gli ospiti e su tutto il personale e solo allora i potrà avere una fotografia completa sulla situazione dei contagiati nelle residenze del Bresciano».

Veneto

In Veneto si contano 391 vittime per Covid-19 tra le 330 case di riposo. Sono risultati positivi al virus 1.993, il 5,8 per cento. «Il tasso di mortalità tra gli 80 e gli 89 anni nel Veneto è del 16%, contro il 31,3 di media nazionale», dice l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin al Corriere della Sera. E mentre si indaga nelle procure di Venezia, Rovigo e Padova indagano, i Nas stanno effettuando diversi blitz. L’ultimo è avvenuto all’istituto Scarmignan di Merlara, uno dei più colpiti: 28 morti.

Piemonte

Le città piemontesi contano 252 decessi avvenuti nelle Rsa, con il 40% di contagiati fra gli operatori sanitari sottoposti a tampone e il 30% di positività fra gli ospiti. Solo nella provincia di Torino, dallo scoppio dell’epidemia, i decessi sono stati 203, concentrati in 17 strutture, su un totale di 356 contagiati. Fra gli operatori i casi di positività accertati sono stati 149, con un deceduto.

Trentino – Alto Adige

Il Trentino accusa il colpo con 309 decessi registrati, di cui 179 per Covid. Invece, 598 ospiti sono risultati positivi al tampone. I numeri sono più contenuti nelle case di riposo di Bolzano, dove dall’inizio dell’emergenza i decessi sono stati 91 e 270 gli ospiti risultati positivi. Sempre a Bolzano sono 218 gli operatori sanitari risultati positivi.

Toscana e Centrosud

In Toscana sono a oggi 168 le vittime per Covid nelle 322 Rsa. Le Marche contano 118 decessi nelle circa 300 Rsa rispetto ai 795 morti complessivi. In Umbria solo 2 decessi. Nel Lazio, invece, 43. In Puglia, in provincia di Lecce, a Soleto, sale il numero degli anziani deceduti nella Rsa “La Fontanella” commissariata dall’Asl: il bilancio è di 14 morti. In Campania il bilancio sale a 15. A Villa Margherita, a Benevento, due pazienti sono morti al’’interno della struttura e altri cinque dopo il ricovero in ospedale. Pure tra le 60 case di riposo del Molise si contano vittime anziane: 5 a Cercemaggiore e 2 ad Agnone. Anche la Calabria conta i suoi morti: 19 solo alla Domus Aurea di Chiaravalle (Catanzaro).

Sicilia e Sardegna

In Sicilia sono in tutto 40 gli anziani morti tra Rsa e case di cura. In Sardegna, su 86 decessi da Coronavirus, più della metà sono avvenuti nelle case di riposo e per questo le procure di Cagliari e di Sassari hanno aperto un fascicolo. Il numero complessivo dei contagiati sull’isola è di 1.198, due terzi dei quali (789) concentrati nella provincia di Sassari e in massima parte fra ospedali e residenze per anziani.

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