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Coronavirus. Donald Trump e le iniezioni di disinfettante per curare il Covid-19, ecco che cosa ha detto

25 Aprile 2020 - 04:20 David Puente
Nessuna «cura fai da te» con iniezioni di disinfettante. Trump in realtà proponeva uno studio

SINTESI – In una conferenza stampa Donald Trump ha citato il disinfettante come elemento da studiare per una cura contro il Coronavirus. Non ha invitato le persone a curarsi da sole iniettandosi il disinfettante, ma domandava agli esperti se poteva essere un’idea da valutare e verificare.

Alcune dichiarazioni del Presidente americano Donald Trump hanno generato scalpore. Secondo quanto riportato sui social e da alcuni media, avrebbe suggerito alle persone un «rimedio fai da te» contro il nuovo Coronavirus attraverso delle iniezioni di disinfettante. La conferenza stampa si era svolta il 23 aprile 2020 e sul sito della Casa Bianca è presente la trascrizione degli interventi che ci aiutano a comprendere il contesto e il peso di ogni dichiarazione.

Il sottosegretario William Bryan citava uno studio svolto in cui si sostiene che gli agenti chimici per le pulizie, come i disinfettanti e la candeggina, siano efficaci contro il Sars-cov2 nelle superfici. Interviene successivamente Trump con la proposta contestata e ritenuta «bizzarra»:

THE PRESIDENT:  Right.  And then I see the disinfectant, where it knocks it out in a minute.  One minute.  And is there a way we can do something like that, by injection inside or almost a cleaning.  Because you see it gets in the lungs and it does a tremendous number on the lungs.  So it would be interesting to check that.  So, that, you’re going to have to use medical doctors with.  But it sounds — it sounds interesting to me.

So we’ll see.  But the whole concept of the light, the way it kills it in one minute, that’s — that’s pretty powerful.

Steve, please.

Leggendo l’intero intervento, Trump non suggerisce alle persone di iniettarsi il disinfettante come «cura fai da te». Proponendo l’idea sostiene che sia da sottoporre a verifica da parte degli esperti, quindi da sperimentare una cura basandosi sui disinfettanti. Il confine tra una cosa e l’altra potrebbe risulterebbe molto sottile, ma andando avanti nella conferenza stampa scopriamo altro.

In un momento successivo un giornalista pone una domanda in merito alle affermazioni del Presidente sull’iniezione di disinfettante e, dopo un breve intervento di Bryan, Trump cerca di chiarire:

Q But I — just, can I ask about — the President mentioned the idea of cleaners, like bleach and isopropyl alcohol you mentioned. There’s no scenario that that could be injected into a person, is there? I mean –

ACTING UNDER SECRETARY BRYAN: No, I’m here to talk about the findings that we had in the study. We won’t do that within that lab and our lab. So –

THE PRESIDENT: It wouldn’t be through injection. We’re talking about through almost a cleaning, sterilization of an area. Maybe it works, maybe it doesn’t work. But it certainly has a big effect if it’s on a stationary object.

Il giornalista domanda se sia previsto uno scenario in cui vengano iniettati i disinfettanti nelle persone per contrastare il virus. Bryan nega tale scenario e Trump risponde con un «non attraverso un’iniezione», ritirando in qualche modo la precedente affermazione mantenendo l’idea di uno studio per la ricerca di una cura.

Certo è che sono comunque scattate le azioni preventive da parte delle aziende produttrici di disinfettanti che hanno caldamente invitato i loro clienti a non iniettarsi prodotti chimici in vena. Allo stesso tempo, medici e ricercatori hanno affermato che la proposta sia del tutto assurda e pericolosa.

Rimane l’invito, in ogni caso, a non seguire «cure fai da te» e seguire i medici che si basano su evidenze scientifiche che, nel caso del nuovo Coronavirus, non si hanno ancora in merito a una cura certa e funzionante.

Trump, il giorno dopo, ha sostenuto che il suo era un intervento sarcastico. Non si comprende dove e quando sarebbe stato sarcastico, visto che era intervenuto seriamente sul tema in entrambi i casi soprattutto in quello dove rispondeva al giornalista.

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