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Coronavirus, il premier francese annuncia la fase due: «Il campionato di calcio non riprenderà». Negli Stati Uniti superato il milione di contagi

28 Aprile 2020 - 23:55 Redazione
Nuove accuse dal "Washington Post" per Donald Trump, che nei primi mesi dell'anno avrebbe ignorato i report quotidiani dell'intelligence sui reali rischi dell'epidemia e su quanto la Cina stesse minimizzando i dati sulle vittime

È ormai di oltre tre milioni il numero di contagi nel mondo di Coronavirus e più di 210mila quello delle vittime, tutto secondo i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 56mila vittime e un milione di contagi, seguito dalla Spagna con più di 230mila casi e l’Italia con 200mila. Tra i Paesi europei, è però l’Italia a registrare il maggior numero di vittime, quasi 30mila.

Brasile

Epa/Joedson Alves | Un sostenitore del presidente del Brasile Jair Bolsonaro

Oltre 5.017. Il decessi registrati dal Brasile e collegati al Coronavirus hanno superato quelli della Cina. Secondo i dati ufficiali di Pechino infatti nella Repubblica Popolare sarebbero morte 4.643 persone per Covid-19, anche se più di un dubbio è stato sollevato su questa cifra. In Brasile nelle ultime 24 ore sono stati registrati 5.385 nuovi contagi, il totale dei casi positivi è arrivato così a 71.886.

Usa

EPA/Peter Foley | Times square a New York

Negli Stati Uniti le vittime hanno superato la soglia delle 57mila mentre i contagi hanno superato la quota del milione. Secondo il presidente Usa Donald Trump il totale delle vittime non andrà oltre i 60-70 mila, in base alle previsioni della Casa Bianca. E mentre gli Stati Uniti si preparano alla riapertura graduale, Trump si è detto «felice che l’Italia si stia riprendendo», rimarcando l’amicizia con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Gli allarmi ignorati

Partono nuove accuse contro il presidente americano sui segnali sottostimati al nascere dell’epidemia nei primi mesi di quest’anno. Il Washington post, citando dirigenti dell’intelligence Usa, ha rivelato che le agenzie dei servizi americani avevano avvertito la Casa Bianca sui rischi del Coronavirus in più di 12 briefing tra gennaio e febbraio, periodo in cui Trump tendeva a minimizzare la portata dell’epidemia. Nei rapporti forniti a Trump dagli 007 Usa venivano riportati i dati della diffusione del virus, avvertendo quanto la Cina stesse nascondendo la reale portata dei rischi e il vero bilancio dei morti.

Già nei primi mesi del 2020 l’intelligence Usa avrebbe messo in guardia la Casa Bianca sugli scenari catastrofici che l’epidemia avrebbe portato sotto il profilo politico ed economico. Le fonti del Washington post hanno però confermato che i dossier quotidiani sono stati puntualmente ignorati da Trump, già riluttante ad ascoltare le sintesi orali che gli venivano fornite e che ora ascolta non più di tre volte a settimana.

Nuovi sintomi

Gli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno aggiunto sei sintomi alla loro lista sul coronavirus. Dall’osservazione dello sviluppo della pandemia, i Cdc indica tra i nuovi sintomi: brividi, ripetuti tremori con brividi, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola, perdita di gusto e olfatto. Fino a ieri, l’agenzia sanitaria Usa aveva indicato solo tre sintomi: fiato corto, tosse e febbre.

Francia

Afp/Ludovic Marin | Parigi, Francia

Dal 17 marzo la Francia è in lockdown, una «tappa necessaria ma se dovesse protrarsi troppo sono possibili effetti deleteri». Un lockdown «oltre il necessario avrebbe conseguenze gravissime per la nazione». A dirlo è il premier francese Edouard Philippe, in occasione del solenne intervento all’Assemblea Nazionale di Parigi per presentare le grandi linee del piano di progressiva uscita dal confinamento, fissato dall’11 maggio prossimo. Secondo il premier bisogna ora procedere alla fine progressiva del lockdown, con tutti i rischi e i timori che questo comporta, o si rischia «un’implosione». «Proteggere, testare, isolare», questi i tre punti cardine su cui si baserà la “fase due”

Stop al campionato di calcio

Sulla riapertura delle scuole, dopo alcune indiscrezioni che parlavano di un rinvio della ripartenza, ora il premier francese Philippe ha chiarito che la riapertura delle scuole materne ed elementari avverrà gradualmente e su base volontaria. Slitta dunque la riapertura per medie e licei. Intanto, arriva lo stop definitivo al campionato di calcio. Il primo ministro ha chiarito in conferenza stampa che «la stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2010, in particolare quella del calcio, non potrà riprendere».

Luoghi di culto

«Conosco l’impazienza delle comunità religiose. I luoghi di culto potranno restare aperti, ma credo sia legittimo chiedere di non organizzare funzioni e cerimonie» prima del 2 giugno, ha aggiunto il premier francese.

Lo studio: potrebbe ammalarsi un miliardo di persone

Sulla base di modelli e dati forniti dall’Oms e dall’Imperial College di Londra, l’ong International Rescue Committee ha stimato che un miliardo di persone in tutto il mondo potrebbe ammalarsi di Covid19, causando tra i 1,7 e 3,2 milioni di decessi in 34 Paesi colpiti da conflitti. Secondo lo studio c’è ancora una piccola finestra temporale per poter lavorare a una risposta decisa mentre il virus è ancora nelle prime fasi della sua diffusione.

Germania

Ansa | Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut (RKI) durante la conferenza stampa del 28 aprile

In Germania torna a salire il tasso di contagio da Coronavirus. Secondo il Robert Koch Institut, ora il tasso è salito a 1: ogni persona infetta ne contagia un’altra. Mentre da metà aprile il tasso era di 0,7. In totale in Germania sono stati registrati 156.337 casi e 5.913 morti. Dalla settimana scorsa, nel Paese sono state allentate le misure di lockdown.

Per molti esperti, sono state proprio le riaperture a provocare l’aumento del tasso di contagio. «Le persone devono rimanere ancora il più possibile a casa se vogliamo difendere i nostri successi comuni», ha detto il presidente del Robert Koch Institut durante la conferenza stampa. Continua intanto nel Paese il braccio di ferro tra l’esecutivo guidato da Angela Merkel, che vuole frenare sulle riaperture, e i Laender, che spingono per ripartire.

Olanda

Pa/Koen Van Weel | Amsterdam

Sono 48 i morti registrati in Olanda nelle ultime 24 ore. Con 171 nuovi positivi il bilancio totale sale a 38.316, per un totale di vittime pari a 4.566 e 10.609 ricoveri. Secondo le autorità sanitaria l’andamento dei contagi mostra che le misure adottate dal governo stanno funzionando.

Le Olimpiadi di Tokyo a rischio

Potrebbe non bastare il rinvio al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo per salvare l’evento. Il presidente del Comitato organizzatore giapponese, Yoshiro Mori, non ha escluso anche un annullamento definitivo: «Se la pandemia non sarà sotto controllo nel 2021 – ha detto al giornale giapponese Nikkan sports – i Giochi saranno annullati». Secondo Mori infatti non è possibile far slittare i Giochi oltre il 23 luglio 2021: «In tal caso verranno cancellate», decisione finora presa soltanto in periodo di guerra. Ma resta comunque l’ipotesi che per il prossimo anno la pandemia possa essere sotto controllo e in quel caso, dice Mori: «Terremo le Olimpiadi in pace la prossima estate».

Cina

Epa/Wu Hong | Studenti delle scuole superiori a Pechino

Nelle ultime 24 ore in Cina sono stati solo sei i nuovi contagi di Coronavirus. Secondo l’ultimo bollettino della Commissione sanitaria nazionale, tre casi provengono dall’esterno e altri tre sono stati registrati nella provincia di Heilongjiang. Gli attualmente positivi sono al momento 552, di cui 21 in condizioni gravi. In totale i casi finora registrati dalle autorità cinesi sono stati 82.836, mentre le vittime sono state 4.633.

Il parere degli esperti:

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