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Coronavirus, «in Italia nessuna situazione critica»: via libera dell’Iss ai viaggi tra regioni dal 3 giugno. Speranza: «Nessuna ragione per rinviare»

29 Maggio 2020 - 21:30 Redazione
«In tutte le regioni gli indici di trasmissibilità Rt sono al di sotto di 1 e il trend dei nuovi casi è in diminuzione». Il ministro della Salute: «Il via libera resta fissato per il 3 giugno»

Il giudizio dell’Istituto superiore di sanità sulle riaperture è arrivato: al momento, in Italia nessuna situazione critica relativa all’epidemia da Coronavirus. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 tra il 18 e il 24 maggio. L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. Più o meno in tutte le regioni gli indici di trasmissibilità Rt sono al di sotto di 1 e il trend dei nuovi casi è in diminuzione.

In alcune regioni il numero di casi è ancora elevato e denota una situazione complessa, ma risulta comunque in fase di controllo. In altre, invece, il numero di casi è molto limitato. «Si raccomanda cautela – scrivono dall’Iss – specialmente nel momento in cui dovesse aumentare il movimento di persone sul territorio nazionale».

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza conferma la linea contenuta nel decreto legge vigente. «Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva», afferma consultato dall’Ansa alla fine della riunione del premier Conte con i capi delegazione.

Secondo l’Istituto, le misure di lockdown in Italia «hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da COVID-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni».

Gli appuntamenti del governo

La decisione finale sugli spostamenti tra regioni spetta ora al governo – già in possesso dei dati dalla mattinata di oggi, 29 maggio. Il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia dovranno ora incontrare i presidenti delle regioni per capire come riaprire.

Intanto, il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che in serata incontrerò i capi delegazione e alcuni ministri, tra cui Luigi Di Maio, Boccia, Luciana Lamorgese e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, per fare un punto sulla ipotesi. I dati saranno invece illustrati dal ministro Speranza, che ha già dichiarato: «I dati del monitoraggio sono incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela».

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