Esami di terza media ai tempi del Coronavirus, 13enne non riesce a connettersi e il prof le porta il cellulare a casa

Succede a Roma dove una ragazzina di 13 anni non è riuscita a collegarsi né su Zoom né su Weschool. Ha rischiato di non fare l’esame, poi l’intervento del prof di ginnastica

«Prof, non riesco a collegarmi». Queste le parole di una ragazzina di tredici anni, dell’Ecuador, che oggi ha rischiato di non poter fare gli esami di terza media (solo online, ai tempi del Coronavirus) a causa di una scarsa connessione a internet. Ad aiutarla ci ha pensato il suo professore di ginnastica, al suo ultimo giorno di lavoro dopo 43 anni di carriera. Non ci ha pensato un attimo: ha preso la sua auto e ha consegnato a “domicilio” il suo cellulare all’alunna.


Cosa è successo

«Oggi dalle ore 8 alle 17 esami 3° B gli ultimi della mia carriera, vado in pensione! Alla fine l’alunna dell’Ecuador, ultima nel fare l’esame, non riesce a collegarsi. Lei dice che non riesce a entrare sulla piattaforma online Zoom e che le è più facile collegarsi sulla piattaforma Weschool – scrive Ferdinando Bonessio, docente che insegna nella scuola Poggiali-Spizzichino, ad Acilia, frazione di Roma -. Io e alcuni colleghi, per agevolarla proponiamo di ripassare subito su Weschool per consentirle di svolgere l’esame oggi insieme ai compagni di classe».


Una soluzione che, però, non sarebbe piaciuta agli altri docenti: «A quel punto, levata di scudi da parte di alcune rigide colleghe le quali riferiscono che, se non hanno un’autorizzazione specifica, vogliono riconvocare la seduta d’esame in un altro giorno, ignorando le ansie e le paure della ragazzina dell’Ecuador»

«Mi offro di andare a casa della ragazzina»

«Faccio una scenata pazzesca promettendo di denunciarle per interruzione di pubblico servizio. Alla fine apriamo la piattaforma Weschool, ma la ragazzina non riesce comunque a collegarsi – continua l’insegnante -. A questo punto chiedo ai colleghi di “mantenere aperta la sessione di esame” e mi offro io di andare con la mia auto a casa della ragazzina (dalla Garbatella ad Acilia case popolari) insieme alla collega Annamaria la quale si offre di accompagnarmi, ma che soprattutto condivide con me lo “spirito di essere insegnanti”».

«Arriviamo alle ore 18 ad Acilia e dal bar sotto casa della ragazzina, con il mio cellulare, le facciamo svolgere l’esame di terza media del più assurdo anno scolastico della mia carriera – conclude – Era il mio ultimo esame, la mia ultima alunna della mia carriera scolastica. Ritengo di aver chiuso veramente in bellezza». Così la ragazzina ha potuto svolgere serenamente l’esame di terza media a distanza.

Foto in copertina da Facebook

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