Gli ambientalisti Extinction Rebellion contro gli Stati Generali: il flash mob a Villa Pamphili per «piangere l’umanità morta»

Una trentina di “cadaveri” stesi sul Campo da Polo di Villa Pamphili per protestare contro l’iniziativa del governo

Oggi sul Campo da Polo di Villa Pamphili dove hanno avuto luogo gli Stati Generali, la polizia è intervenuta per controllare una scena inusuale: sul campo erano presenti, in file ordinate, trenta “cadaveri” coperti da un lenzuolo bianco e adornati da un garofano «a piangere l’umanità morta». Si tratta dell’ennesima “performance” del movimento ambientalista Extinction Rebellion, nato nel Regno Unito nell’aprile del 2018 e arrivato in Italia all’inizio del 2019.


Le ragioni della protesta

Evidentemente non ha convinto il discorso con cui il presidente del Consiglio ha inaugurato gli Stati Generali, nonostante la promesse di voler «ridurre drasticamente le emissioni di gas-alteranti in linea con gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo» e «migliorare l’efficienza energetica dell’economia e la qualità dell’aria e nei centri urbani» e «ripulire le acque interne e marine».


Open | Flash mob del movimento Extinction Rebellion a Villa Pamphili

Nel discorso mancava un riferimento al disinvestimento nei combustibili fossili come misura necessaria per una transizione a un’economia verde, un tema caro al movimento. Ma, come si legge nel comunicato, Extinction Rebellion rivendica esplicitamente l’istituzione di assemblee dei cittadini per la giustizia ecologica e climatica.

Open | Flash mob del movimento Extinction Rebellion a Villa Pamphili

«Si tratta di rivoluzionare l’approccio alla gestione della vita collettiva, superando le mancanze e i fallimenti della democrazia rappresentativa». Insomma, a non essere graditi agli attivisti non sarebbero soltanto i contenuti, ma anche la forma degli Stati Generali.

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