Coronavirus, 6 alberghi e ristoranti su 10 rischiano di chiudere entro un anno. A rischio 800mila posti di lavoro

Nel nostro Paese, a causa dello shock economico, più della metà di ristoranti e alberghi nel nostro Paese potrebbero non riprendersi più dallo shock economico della prima metà dell’anno. Sono in totale 3,6 milioni i posti di lavoro a rischio

La tempesta Coronavirus, oltre l’emergenza sanitaria e la tragedia di vite umane che ha spazzato via, si sta abbattendo su vari settori dell’economia italiana. Tra le attività più colpite, ci sono quelle legate alla mobilità delle persone: più della metà di ristoranti e alberghi nel nostro Paese potrebbero non riprendersi più dallo shock economico della prima metà dell’anno.


Precisamente, 6 alberghi e ristoranti su 10 rischiano la chiusura entro un anno. Lo dice uno studio dell’Istat. I fallimenti di così tante attività porterebbero alla perdita di circa 800mila posti di lavoro. Il 65,2% delle imprese di alloggio e ristorazione dichiarano che la loro sopravvivenza è in pericolo, trascinando nel baratro un valore aggiunto di 19,6 miliardi di euro.


A queste due tipologie di imprese, si aggiungono quelle dello sport, dell’intrattenimento e della cultura: il 61,5% di esse ha denunciato la presenza di fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio l’esistenza. In questo caso, con 3,4 miliardi di euro di valore aggiunto, sarebbero a rischio 700mila posti di lavoro.

A seguire, i settori più colpiti dall’emergenza economica post-covid sono quello della manifattura, delle costruzioni e del commercio. «La prospettiva di chiusura dell’attività è determinata prevalentemente dall’elevata caduta di fatturato – oltre il 50% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, spiegano dall’Istat – che ha riguardato il 74% delle imprese».

In generale, in Italia, oltre un’azienda su tre rischia la chiusura a causa della pandemia: «L’impatto della crisi sulle imprese è stato di intensità e rapidità straordinarie, determinando seri rischi per la sopravvivenza. Il 38,8% delle imprese italiane – pari al 28,8% dell’occupazione, con circa 3,6 milioni di addetti – ha denunciato l’esistenza di fattori che ne mettono a rischio l’esistenza». Di qui a un anno, il tessuto economico italiano potrebbe non reggere.

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