Inchiesta camici in Lombardia: indagato il cognato del governatore Fontana

L’appalto prevedeva la fornitura di circa 513 mila euro di materiale sanitario per gli ospedali lombardi

La procura di Milano sta indagando su Andrea Dini, il titolare della società Dama SpA e cognato del governatore della Lombardia Attilio Fontana, e Filippo Bongiovanni, dg della società Aria, la centrale di acquisti regionale. L’accusa contestata è quella di turbativa d’asta nell’inchiesta con al centro la fornitura di camici e altro materiale per 513 mila euro durante l’emergenza Covid-19. Inoltre i pm hanno sentito come testimoni l’assessore Raffaele Cattaneo e Francesco Ferri presidente di Aria. La fornitura e la donazione di cui si parla prevedeva nello specifico 82.000 camici, copricapi e calzari sanitari.


La merce era stata affidata all’azienda Dama SpA, controllata dal cognato del presidente della Regione e partecipata con il 10% dalla moglie di Fontana. La Dama ha poi rinunciato alla commissione tramutando tutto in donazione benefica alla Regione quando la trasmissione televisiva Report aveva sollevato il problema con un’inchiesta. Gli agenti della guardia di Finanza, su delega della Procura, hanno eseguito alcuni controlli nei palazzi della Regione Lombardia per acquisire la documentazione relativa ai contratti di fornitura di camici nel pieno dell’emergenza Covid. Con la visita della Gdf negli uffici regionali prende concretamente il via l’indagine a carico di ignoti.


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