Un viaggiatore di 53anni e originario del Bangladesh è stato fermato oggi, 9 luglio, dalla Polfer di Roma dopo aver trascorso cinque giorni in giro per Rimini. Aveva preso un treno diretto in Emilia-Romagna nonostante si trovasse in isolamento fiduciario perché positivo al Covid-19. Rientrato nella Capitale è stato notato dagli agenti della polizia ferroviaria che lo hanno visto tossire e stare male.
A quel punto sono scattate le procedure di sicurezza attive alla stazione Termini: il termoscanner ha confermato che l’uomo aveva la febbre. Gli agenti hanno quindi allertato i soccorsi che hanno caricato il bengalese su un’ambulanza e lo hanno trasferito al policlinico Umberto I dove poi è risultato positivo al Covid. Dalle indagini è venuto fuori che l’uomo è arrivato in Italia con un volo da Dacca a Fiumicino il 23 giugno. Ed era stato già sottoposto al test. Positivo, avrebbe dovuto rispettare l’isolamento fiduciario.
Il governo, da martedì, ha dato ordine di sospendere tutti i voli provenienti da Dacca – anche i non diretti – e ieri è stato vietato lo sbarco di 112 cittadini con passaporto del Bangladesh che sono stati subito rimpatriati senza nemmeno aver toccato terra.
Il tracciamento
Viste le condizioni sanitarie, le autorità stanno ora cercando di ricostruire tutti gli spostamenti del 53enne nell’ultima settimana: da quanto emerso, dovrebbe aver viaggiato spostandosi in treno tra il centro e il nord Italia.
«Abbiamo attivato tutte le procedure previste dal protocollo sanitario – confermano i poliziotti che hanno proceduto, a Repubblica – dopo aver soccorso il passeggero abbiamo allertato le autorità competenti. Ora stiamo ricostruendo gli spostamenti per il tracciamento. Un’operazione complessa perché l’uomo si è spostato più volte di regione in regione prima di rientrare a Roma».
In copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO | Stazione Termini, Roma
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