Juventus, l’euro-flop costa la panchina a Sarri: Inzaghi e Zidane in pole per il prossimo anno

L’allenatore paga l’eliminazione dalla Champions League per mano del Lione. Quattro nomi per la successione: c’è anche l’ipotesi di un ritorno di Allegri

Maurizio Sarri non è più l’allenatore della Juventus. Il tecnico campano – ex di Napoli e Chelsea – è stato esonerato all’indomani dell’eliminazione dalla Champions League per mano del Lione. Per Sarri, 61 anni, l’esperienza in bianconero termina dunque dopo una sola stagione, nonostante la vittoria dello scudetto, il nono consecutivo per la Juventus. La notizia era nell’aria, specie dopo le parole del presidente del club Andrea Agnelli, che la sera del 7 agosto, sull’onda dell’inutile vittoria in casa con il Lione, aveva detto che la società si sarebbe presa «qualche giorno per riflettere». Alla fine è bastata qualche ora. Troppo forti i malumori per l’ennesima delusione in Europa (la Champions League in bacheca manca dal 1996).


In corsa anche Pochettino

Secondo la Gazzetta dello Sport, per la panchina del prossimo anno i nomi in lizza sono ora quattro: Simone Inzaghi, reduce da una stagione di altissimo livello con la Lazio, Mauricio Pochettino, che col Tottenham ha giocato – e perso – una finale di Champions, Zinedine Zidane, in uscita dal Real Madrid con cui ha sollevato il massimo trofeo continentale per tre volte, e Massimiliano Allegri, predecessore dello stesso Sarri. Chiunque riceverà l’investitura, avrà una sola mission: riportare a Torino la Champions League. Vincere in Italia non basta più.


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