Test per chi rientra da Malta, Spagna, Grecia e Croazia e stretta sulle discoteche: le nuove misure del governo

Massima attenzione, dunque, a chi rientra dai Paesi considerati a rischio. Ma è scontro con i governatori sulle misure restrittive per i locali

«Ho appena firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito». Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook.


Insieme al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, aveva parlato con i presidenti di Regione, proponendo loro di effettuare test obbligatori a tutti coloro che rientrano da Spagna, Croazia, Malta e Grecia, ovvero dai Paesi considerati a più alto rischio per il crescere del numero dei contagi da Coronavirus.


Le regioni che avevano già imposto tampone e isolamento fiduciario

Alcune regioni, in realtà, hanno anticipato le mosse del governo. In Emilia-Romagna, ad esempio, è obbligatorio il tampone per chi rientra da Malta, Grecia, Croazia e Spagna. Stesso discorso in Sicilia: per i cittadini siciliani, come si legge sull’ordinanza del governatore Nello Musumeci, è previsto l’isolamento fiduciario di 14 giorni e il tampone.

Per tutti gli altri vige l’obbligo di «indossare la mascherina nei luoghi pubblici e aperti al pubblico e in tutte le occasioni di contatto con soggetti estranei al proprio nucleo familiare» oltre a «registrarsi sul sito internet siciliasicura.com». In Campania, invece, è «fatto obbligo di segnalarsi alla competente Asl per essere sottoposti a test sierologici e/o tamponi» mentre in Puglia è previsto l’isolamento fiduciario di 14 giorni.

La stretta sulle discoteche

Intanto nei prossimi giorni potrebbe arrivare anche la stretta sulle discoteche e, più in generale, sulla movida. L’obiettivo è quello di contrastare gli assembramenti, specialmente nei locali all’aperto dove spesso non vengono rispettate le misure anti-Covid. A sollevare la questione è stato il ministro Speranza che, nel corso della riunione con le Regioni, ha letto un’informativa chiedendo, dunque, di prendere ulteriori provvedimenti.

In altre parole, maggiori restrizioni e controlli più decisi per gli stabilimenti-discoteche in vista del Ferragosto. Ma al momento ci sarebbe il “no” di almeno la metà dei governatori. La paura dei presidenti di Regioni è frenare la ripresa di un settore già duramente colpito dalla crisi.

La situazione in Grecia, Croazia e Malta

A preoccupare è, ad esempio, la Grecia che, come confermato da uno dei massimi esperti di malattie infettive del Paese, è entrata formalmente nella seconda ondata della pandemia. «Questo è il punto in cui potremmo vincere o perdere la battaglia», ha detto Gkikas Magiorkinis, assistente professore di epidemiologia all’università di Atene.

A Malta, invece, in poche settimane sono cresciuti i contagi: 486 i casi attivi, 1.190 quelli totali, 3 nuovi ricoveri, +49 casi nelle ultime 24 ore, 9 i decessi totali. Molti sono gli italiani – soprattutto i giovanissimi – che hanno scelto Malta come meta delle loro vacanze estive: a Open ha parlato uno dei nove ragazzi di 18 anni risultati positivi dopo il viaggio di maturità nell’isola della “perdizione”. Un’altra comitiva, che era stata in Croazia, è risulta positiva al Covid-19. Otto ragazzi su 13.

Intanto, in Europa

Non va meglio nel resto d’Europa. In Spagna nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.690 nuovi casi di Coronavirus. I dati sono stati diffusi dal ministero della Salute e riportati dall’agenzia Efe. Dal conteggio mancano i contagi di Madrid, che non sono stati computati per problemi tecnici.

In Francia, invece, sono stati 2.524 i nuovi casi di positività conteggiati. Ieri erano stati 1.397: in una settimana, tra l’altro, sono stati effettuati 606.487 tamponi. Resta sotto controllo, e in diminuzione, il numero di malati Covid ricoverati negli ospedali: oggi si parla di 4.891 pazienti (121 in meno di ieri). Sono 17, invece, i morti in più rispetto a ieri, per un totale di 30.371.

Foto in copertina di repertorio: da Pixabay

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