«Voglio il cambiamento»: l’inno delle proteste in Bielorussia che risuona nelle strade di Minsk – Il video

Già ascoltato in diverse piazze dell’Est Europa, torna oggi come inno nelle strade in rivolta della capitale bielorussa

In lingua originale si chiama Хочу перемен (Khochu Peremen). In italiano è, testualmente, «Voglio cambiamenti». È questo il titolo della canzone dei Kino, una rock band underground russa capitanata dall’icona Viktor Tsoi, che negli anni 80 ha fatto la storia del genere nell’Est Europa. Oggi, a 33 anni di distanza dalla sua uscita, torna in tutta la sua potenza nelle proteste popolari di Minsk, in Bielorussia, diventando l’inno delle manifestazioni contro il governo di Alexander Lukashenko.


Come da titolo, il brano canta l’attesa per un cambiamento, quello che in questo momento aspettano il Paese, tra torture e abusi delle autorità, e in particolare la marea umana che nonostante tutto continua a scendere in piazza per chiedere nuove elezioni. Resa un classico della cultura dell’Est da un film del 1987, Assa, oggi la canzone ritorna come un inno generazionale di rinascita.


Nell’Unione Sovietica di inizio anni 80, la musica rock era ancora in gran parte un movimento clandestino, quando le band che potevano esibirsi dovevano rispettare certi standard. I dischi delle band occidentali che suonavano quel genere di musica venivano introdotti di nascosto oltre i confini. Il film Assa, poi, divenne il simbolo dei rapidi cambiamenti culturali in atto nell’Urss – iniziati già con le nuove politiche di Mikhail Gorbachev.

Pur non nascendo come canzone d’opposizione politica, lo è progressivamente diventata nel tempo. Già altre volte «Khochu Peremen» era stata sentita nelle manifestazioni bielorusse, russe e ucraine. Nel 2011 è stata cantata a Mosca dai manifestanti che si opponevano a Vladimir Putin – ma anche dai suoi sostenitori.

Video in copertina: Fonte: Twitter. Autrice: Alena Paŭłoŭskaja

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