Angela, la donna del «Non ce n’è coviddi» passa all’incasso: fa il pieno di follower su Instagram in poche ore

Il numero di seguaci continua ad aggiornarsi ogni minuto: ma è opportuno trasformare in influencer una donna diventata famosa per la sua “leggerezza” nel parlare della pandemia?

Quando è stata scritta la prima parola di questo articolo, l’account @angelachianello_real contava 80mila follower. Alla fine del pezzo, i seguaci del profilo Instagram avevano già superato quota 90mila. Un’ascesa che nemmeno i luminari del social media management sarebbero stati in grado di costruire con le proprie strategy. Come Angela Chianello, «mamma a tempo pieno» secondo la sua bio di Instagram, sia riuscita a diventare un’influencer in mezza giornata, resterà uno dei tanti misteri della rete. Il fatto che in quella rete, però, ci siano incappate decine di migliaia di persone, conferma ancora una volta che la superficialità nell’utilizzo dei social può foraggiare esempi e messaggi sbagliati.


Sarà puro voyeurismo digitale, la curiosità nei confronti di una donna le cui dichiarazioni sono diventate indiscutibilmente il tormentone dell’estate – forse solo il Karaoke di Alessandra Amoroso, una delle poche persone seguite da Chianello su Instagram, è stato riprodotto più volte di «Buongiorno da Mondello» e «Non ce n’è Coviddi» -, ma fomentare la visibilità di una maschera della commedia italiana può essere pericoloso. Persino irrispettoso nei confronti di chi, anche a Palermo, ha sperimentato sulla propria pelle gli effetti della pandemia.


Perché il Coronavirus c’era e c’è nella Sicilia della signora Angela. La quale, nelle foto e nelle story caricate su Instagram non indossa mai la mascherina. Ecco, la donna avrebbe fatto un uso nobile dei social se avesse approfittato della sua notorietà, derivata da una “leggerezza” pericolosa nel parlare della pandemia, per veicolare un messaggio opposto a quello che l’ha resa famosa. Il Covid è reale, almeno quanto il real scelto come suffisso del suo nome e cognome per creare l’account su Instagram.

INSTAGRAM | Screenshot del profilo di Angela Chianello il giorno dell’apertura del suo account, alle 22.30 del 6 settembre

Chianello non è certo un’antesignana dei negazionisti che l’altro ieri, 5 settembre, si sono riuniti a Roma sotto l’appellativo di “No Mask”. Se quei manifestanti, seppure con storture logiche, un ragionamento sulla fase che stiamo vivendo l’hanno fatto, le risposte che la donna ha dato a favore di telecamera sono frutto di, appunto, leggerezza. Troppa leggerezza, tant’è che lei stessa ritrattò ai microfoni di Barbara D’Urso, altro personaggio seguito da Chianello su Instagram: «Ho detto che non ce n’è Covid, non intendevo dire che il virus non esiste». Durante l’intervista, poi, disse anche: «Ho una bambina da tutelare».

Effettivamente, nella richiesta di protezione di sua figlia, Chianello aveva ragione: in brevissimo tempo, il suo volto, la sua voce erano rimbalzati ovunque. Televisioni, radio, social: la progenitrice del «Non ce n’è Coviddi» è diventata persino un videogioco. Allora perché la scelta di tornare a esibirsi, in una delle prime story caricate sul suo profilo, con l’altra celeberrima frase «Oggi a mare»? Dopo aver mostrato, nell’intervista galeotta, una certa canzonatura nei confronti della mascherina, dopo aver negato la circolazione del virus a Mondello, sarebbe stato opportuno non esporsi sui social. Proprio per non prestarsi agli insulti e alle minacce che sono arrivate, per Chianello, insieme alla fama.

INSTAGRAM | Una delle story pubbliche caricate da Angela Chianello il giorno dell’apertura del suo account

L’articolo è stato scritto in circa un’ora, dalle 21.30 alle 22.30 del 6 settembre. Adesso ci sono tutti gli elementi per calcolare il ritmo di crescita dei seguaci di Angela Chianello, quella “real”.

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