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Juve-Napoli, lo scontro è fra governo e mondo del calcio. Speranza blocca la partita ma la Lega Serie A non si ferma. Spadafora: «Prevalga l’interesse della salute»

04 Ottobre 2020 - 19:00 Cristin Cappelletti
I giocatori di Gattuso sono stati messi ieri in quarantena dall’Asl dopo la positività di Zelinski ed Elmas. I bianconeri hanno invece deciso di non cambiare i loro programmi: saranno in campo

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiarito che la posizione del governo sulla partita tra Juventus e Napoli è definitiva: «È già deciso che Juve-Napoli non si giocherà», ha detto alla trasmissione Mezz’ora in più. Non solo. Speranza sostiene anche che la questione stia prendendo troppo spazio nel dibattito pubblico sulla nuova fase dell’epidemia di Coronavirus: «Penso che in questo Paese stiamo parlando troppo di calcio e troppo poco di scuola. La priorità deve essere altra. Lo dico persino da tifoso. Attenzione a dare le priorità, che non possono essere il calcio o gli stadi. La priorità è la salute delle persone».

Completamente opposta la posizione della Lega Serie A che ha pubblicato una nota dove si specifica come non ci siano gli estremi per un rinvio, visto che esiste «un preciso regolamento da adottarsi in caso di positività plurime che possono portare al rinvio gare solo al verificarsi di determinate condizioni che, al momento, non si applicano al caso del Napoli, e non sussistono provvedimenti di autorità statali o locali che impediscano il regolare svolgimento della partita. La ratio del protocollo resta, quindi, quella di consentire la disputa di tutte le partite e conseguentemente la conclusione regolare della Serie A».

Spadafora: «Far prevalere l’interesse della salute»

«Far prevalere l’interesse superiore della salute su qualsiasi altra logica o interesse di parte». Queste le parole del ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, su Juve-Napoli. «Questo auspicio lo ribadirò domani ai Presidenti di FIGC e Lega Serie A durante due incontri programmati da tempo ma che saranno l’occasione per ribadire l’impegno del Governo a tutela del mondo dello sport, di tutto lo sport, ma senza fingere di non vedere che siamo ancora in una situazione che non ci consente deroghe e sottovalutazioni».

La lettera dall’Asl: «Non potete partire»

L’Asl di Napoli 2, in tutto questo, continua a rivendicare le sue disposizioni. Nella giornata di oggi ha inviato una lettera al Napoli per confermare alla squadra l’impossibilità di spostarsi: «Si ritiene non sussistere le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanità pubblica, resta l’obbligo dei contatti stretti di rispettare l’isolamento fiduciario presso il proprio domicilio».

Il 3-0 a tavolino

Intanto rimane sul tavolo l’ipotesi di un 3-0 a tavolino a sfavore del Napoli. La Lega Serie A non ha ancora predisposto il rinvio della partita e nel caso della sconfitta i partenopei hanno già annunciato che presenterebbero ricorso in considerazione del fatto che lo stop è arrivato da un’autorità sanitaria. Anche il consigliere della Figc, Pietro Lo Monaco, dà ragione agli azzurri: «Si va verso questa strada – ha detto a Radio Kiss Kiss – Juventus-Napoli sarà rinviata a data da destinarsi. La circolare del 2 ottobre della Lega Calcio parla chiaro. Il provvedimento dell’Asl è legittimo, la norma è chiara».

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