Coronavirus, alla Camera manca per due volte il numero legale sulla risoluzione di maggioranza. E le opposizioni esultano – Il video

di Redazione

Decisive le tante assenze tra i banchi di Pd, M5s, LeU e Italia Viva. Seduta aggiornata al 7 ottobre e slitta il Consiglio dei ministri

Incidente alla Camera per i partiti che sostengono il governo Conte. Al momento di approvare la risoluzione sulle prossime mosse per gestire la pandemia da Coronavirus, infatti, il centrodestra non ha partecipato al voto, lasciando l’onere di garantire il numero legale ai soli gruppi di maggioranza: Pd, M5s, Liberi e uguali e Italia Viva. Ma a causa delle tante assenze, la soglia decisiva è venuta a mancare per due volte consecutive, rendendo necessario il rinvio al 7 ottobre.


Quando il numero legale è mancato per la prima volta, le opposizioni hanno festeggiato con un boato da stadio e lunghi applausi. Il vice presidente della Camera, Ettore Rosato, che guidava i lavori dell’Aula, ha sospeso la seduta e ha richiamato i colleghi per il loro comportamento: «Non c’è mai niente da festeggiare quando manca il numero legale». Alla ripresa dei lavori – che non è stata risolutiva e ha determinato l’ulteriore rinvio, con le opposizioni che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del governo – il deputato del Pd Emanuele Fiano ha ammesso che «la mancanza del numero legale è un problema politico della maggioranza». Però, ha aggiunto, «bisogna verificare le assenza causa Covid. Ci sono persone rimaste a casa su richiesta dei questori».


Al Senato, invece, tutto è filato liscio per l’esecutivo: la risoluzione è stata approvata con 138 voti favorevoli, due contrari e 12 astenuti. Ma l’incidente di percorso accaduto a Montecitorio ha avuto ripercussioni sul Consiglio dei ministri in programma nella serata del 6 ottobre, chiamato a prorogare lo stato d’emergenza e ad approvare il nuovo Dpcm anti-Coronavirus. Il governo, infatti, ha deciso di posticipare la riunione al 7 ottobre.

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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