Coronavirus. La bufala dei 10 bambini ricoverati a Vienna per un’infezione fungina dovuta alla mascherina

di David Puente

Ancora falsità sulle mascherine con ancora protagonisti i bambini. La disinformazione basata sul terrorizzare i genitori

Il 7 ottobre 2020 l’utente @AndryWebber, che nel nickname presenta un riferimento al movimento QAnon, pubblica un tweet in cui sostiene che un medico di Vienna (Austria) – senza dire chi – sosterrebbe che ci siano 10 bambini ricoverati in ospedale per un’infezione polmonare fungina dovuta alla mascherina, utilizzata per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus. Si tratta dell’ennesima bufala sanitaria che terrorizza i genitori.

Avevamo già parlato, in un articolo precedente, delle bufale su bambini e mascherine provenienti dalla Germania e ora dobbiamo passare a quelle austriache. Come nei più grandi classici dell’allarmismo social, non vengono riportate fonti – in questo caso nemmeno farlocche – a sostegno del racconto. Il messaggio circolava anche in lingua tedesca il 3 ottobre 2020, ma nel frattempo la «notizia» era già stata verificata.

Ecco il tweet del 3 ottobre pubblicato dall’account @Querdenker63

Eine Ärztin bestätigt daß in Wien bereits 10 Kinder im Spital mit einer Lungenpilzinfektion wegen Tragen der Maske liegen!

Leute, das ganze ist kein Spaß mehr… Eure Kinder dazu zu zwingen eine Maske zu tragen kann im schlimmsten Fall eine Anklage wegen Mordes nach sich ziehen

Ad occuparsene sono stati i colleghi di AFP Factual che, contattando gli operatori sanitari di Vienna, non hanno riscontrato i casi denunciati tramite i social dove tutti parlavano di «un fantomatico medico che dice cose».

Come riportano i colleghi spagnoli, a Vienna sono presenti 8 ospedali – Klinik Donaustadt, Klinik Favoriten, Klinik Floridsdorf, Klinik Hietzing, Klinik Landstraße, Klinik Ottakring, el AKH y el St. Anna Kinderspital – e i loro portavoce non hanno riscontrato i casi denunciati sui social.

Questa falsa notizia è il seguito di un’altra, già trattata dai colleghi di Reuters.com a luglio e riportando le spiegazioni del Dott. Thomas Nash, pneumologo e specialista in malattie infettive che opera presso il New York Presbyterian Hospital, e la spiegazione riportata presso il CDC americano. In sintesi, i funghi sono comuni nell’ambiente ed entriamo in contatto con le spore in continuazione senza per forza ammalarci, salvo avere un sistema immunitario debole. Utilizzando le mascherine, se usate bene e se non riutilizzate dopo averle lasciate – come nell’esempio del Dott. Nash – per un mese in una vecchia baracca, non si corre il rischio di tali infezioni.

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