Coronavirus, il medico di Trump: «Domani può tenere un comizio in Florida: a breve nuovo test». Nuovo record di contagi nel mondo: quasi 340 mila in un giorno

Appena 10 giorni fa, il presidente americano è risultato positivo al Coronavirus. Oggi dopo il via libera del suo medico, annuncia due nuovi comizi nel fine settimana, in attesa dell’esame che chiarisca se sia ancora contagiato

Usa

Donald Trump ha tutte le intenzioni di tornare fisicamente a fare campagna elettorale entro domani 10 ottobre, mentre la curva delle cifre della pandemia di Coronavirus negli Stati Uniti sta salendo rapidamente verso gli 8 milioni di casi. Secondo i dati della Johns Hopkins University, negli Usa i contagi dall’inizio della pandemia sono saliti a 7.605.574, mentre i decessi sono a quota 212.739. La marcia dei contagi secondo i media americani segnerà gli 8 milioni entro il prossimo giovedì, quando Joe Biden si sottoporrà alle domande degli elettori, visto che Trump si è rifiutato di partecipare al dibattito a distanza per le elezioni di novembre. Entro la fine di ottobre, gli esperti dei Cdc, l’agenzia federale per la salute, prevedono che i decessi nel Paese arriveranno a quota 233 mila.Con questo scenario alle porte, Trump ha annunciato di voler tornare a fare un comizio in Florida domani sera e il giorno successivo in Pennsylvania, dopo che Sean Conley, il suo medico, ha confermato che il presidente sta rispondendo: «estremamente bene» alle cure a dieci giorni dalla rivelazione della positività al Coronavirus. A Fox news Trump ha spiegato che nelle prossime ore si sottoporrà al test per sapere se è guarito.


Oms

Le ultime 24 ore a livello globale hanno segnato un nuovo record nell’andamento dei contagi di Coronavirus. Secondo i dati dell’Oms, le infezioni nel mondo sono state 338.779, la cifra più alta mai registrata dall’inizio della pandemia. Il precedente record era stato registrato il 2 ottobre scorso, quando i contagi sono stati 330.340 in un solo giorno. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 5.514, con gli Stati Uniti in testa con quasi 213 mila morti, seguiti dal Brasile con quasi 150 mila e l’India con 105 mila.


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