Il Parlamento Ue ha fermato la discussione sul Recovery Fund. Gualtieri: «Normali schermaglie»

I negoziati si sono arenati su due punti: la richiesta di aumentare gli stanziamenti su 15 capitoli di spesa e quella di legare i fondi al mantenimento dello stato di diritto

«Normali schermaglie negoziali». Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha liquidato lo stop imposto dal Parlamento Europeo alle trattative per il Recovery Fund. In questi giorni il Parlamento europeo sta discutendo il bilancio dell’Unione europea previsto per il periodo 2021-2027. Il punto più importante su questo tema è il piano Next Generation Eu, in cui il Recovery Fund ha un ruolo fondamentale. Durante il dibattito è nata però una contesa su due punti: l’aumento degli stanziamenti su 15 capitoli di spesa e il vincolo della conservazione dello stato di diritto per la possibilità di accedere ai fondi europei.


Il portavoce del Parlamento Ue Jaume Duch ha spiegato: «I colloqui sul bilancio Ue sono interrotti. Senza una valida proposta da parte della presidenza tedesca dell’Ue per aumentare i massimali è impossibile andare avanti». Opposta, ovviamente la possizione della delegazione tedesca che fino al prossimo 31 dicembre avrà in mano la presidenza del Consiglio dell’Unione europea: «Deplorevole che il Parlamento abbia perso l’occasione di portare avanti i negoziati sul bilancio Ue per il 2021-2027».


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