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Coronavirus, Oms: «Record di nuovi positivi in Europa, +123.684». Il medico della Casa Bianca: «Trump non è più contagioso»

11 Ottobre 2020 - 23:01 Redazione
L’Oms: 170 Paesi lavorano al vaccino nella Covax Facility. Dagli Usa il dottor Conley annuncia: «Il presidente centra i parametri per un’interruzione dell’isolamento». Ma non dice se è negativo. Preoccupa la situazione sanitaria in India: quasi 75mila nuovi contagi in 24 ore

I contagi da Coronavirus nel mondo hanno superato quota 37 milioni in totale, stando al conteggio del Center for Systems Science and Engineering della Johns Hopkins University. In particolare, fino a queto momento si sono registrti 37.019.38 casi al mondo, con 1.069.953 decessi legati al Covid.

FRANCIA

Marsiglia, Francia
EPA/GUILLAUME HORCAJUELO | Marsiglia, Francia

Boom di contagi: 27mila in 24 ore

Nuovo picco dei contagi da Coronavirus in Francia. Nelle ultime 24 ore l’incremento di positivi è stato di 26.896 casi, come ha informato il ministero della Sanitò, in ritardo nella comunicazione rispetto al consueto orario. Il tasso di positività che solo due giorni fa era al 9,1%, schizza in questo modo all’11%. Le vittime in un giorno sono state 54, per un totale di 32.684.

OMS

EPA/FABRICE COFFRINI | Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus

Nuovo record di casi in Europa

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha comunicato che ieri, 10 ottobre, nel territorio europeo si è registrato il secondo record giornaliero consecutivo di casi di Coronavirus: nelle ultime 24 ore, i contagi sono stati 123.684 – l’8,3% in più rispetto al record di 114.227 contagi, registrato il 9 ottobre. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione, ha scritto su Twitter stamattina, 11 ottobre, che sono oltre 170 i paesi attualmente a lavoro per trovare un vaccino e che hanno aderito al meccanismo globale del COVAX Facility. A oggi, il bilancio complessivo delle infezioni in Europa è salito a quota 6.809.678.

USA

EPA/MICHAEL REYNOLDS / POOL | Sean Conley, medico del presidente Donald Trump

Sean Conley: «Il presidente non è più considerato a rischio di trasmissione»

Donald Trump «non è più considerato a rischio di trasmissione» del Coronavirus ad altri. A dirlo è Sean Conley, medico del presidente statunitense, pur senza chiarire se ora Trump sia negativo. «Sono lieto di comunicare che il presidente centra i criteri del Cdc per una interruzione dell’isolamento in sicurezza. Ora, a 10 giorni dall’inizio dei sintomi, senza febbre da più di 24 ore e con tutti i sintomi migliorati, i test rivelano che non ci sono più prove di un’attiva riproduzione del virus. Inoltre i test condotti hanno dimostrato un calo della carica virale».

Ieri, dopo giorni di isolamento, il presidente è tornato in pubblico alla Casa Bianca davanti a migliaia di persone alle quali si è rivolto a distanza, dal balcone. «Mi sento bene, ho tollerato bene gli steroidi, non prendo più medicinali», ha assicurato Trump in una delle interviste fiume concesse alla sua amata Fox. «Donerò il plasma se me lo consentiranno», ha aggiunto.

CUBA

ANSA – KRZ | Il ” Campo X-Ray ” del carcere di Guantanamo, a Cuba

I ritardi nei processi

Scuole, palestre e chiese nella base di Guantanamo sono state chiuse per i timori di contagio. La Marina americana ha improvvisamente imposto restrizioni stringenti in «attesa dei risultati dei test». Non è chiaro quante persone siano sospettate di essere positive. Le misure sono state decise «in via precauzionale» in tutti i luoghi di ritrovo di massa che presentano significativi «rischi di trasmissione».

Negli ultimi mesi, l’emergenza sanitaria ha avuto effetti sulla struttura e in particolare sui processi in programma per i detenuti. A maggio, Al Jazeera aveva raccontato di come, a causa della pandemia, i processi abbiano subito ritardi significativi. Il 24 marzo scorso è stato registrato il primo positivo alla base navale di Guantanamo Bay.

India

EPA/STR | Test in una scuola di Assam, India, 30 September 2020

Il test rapido made in India

I contagi da Coronavirus hanno superato in India la soglia dei 7 milioni, avvicinando sempre più il Paese al “primato” degli Stati Uniti tra le nazioni più colpite dalla pandemia. Gli ultimi dati del Ministero della Salute sono eloquenti e mostrano un aumento di quasi 75 mila casi nelle ultime 24 ore, portando il totale a 7,05 milioni. Negli Stati Uniti le infezioni hanno raggiunto 7,67 milioni.

Alcuni giorni fa l’autorità del farmaco indiana ha approvato un test a cartine reagenti per il Coronavirus prodotto dalla Tata Sons, azienda farmaceutica locale, in grado di elaborare i risultati i n meno di un’ora. La sua messa a punto – si afferma nella nota – «risponde all’urgente bisogno di un accurato screening di massa». In futuro potrà essere utilizzato anche a domicilio, ma per il momento viene elaborato soltanto nei laboratori autorizzati.

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