Coronavirus, Richeldi (Cts): «I decessi saliranno ancora, ma le restrizioni funzionano. Sarà l’ultimo Natale di sacrifici»

di Giada Giorgi

Il membro del Comitato tecnico scientifico a proposito del calo dell’indice Rt: «Se i numeri continuano a migliorare, ci saranno progressive riaperture nel Paese»

Luca Richeldi, membro del Comitato tecnico scientifico, assicura che «gli strumenti messi in campo stanno funzionando». Richeldi si dice fiducioso soprattutto in riferimento al dato diffuso dall’Iss sul calo dell’indice Rt. «A livello nazionale ora è sceso a poco sopra l’1 e ci sono almeno 3 regioni in cui è già sotto» spiega il professore, sottolineando come questo alleggerimento sia soprattutto riconducibile al rispetto delle regole da parte della popolazione. «Chi è in zona rossa con grande responsabilità sta facendo dei sacrifici anche per il bene di chi è in zona gialla» continua Richeldi. «Analizzando il trend, avremo decessi ancora in aumento per le prossime settimane» spiega il professore, «è necessario sottoporsi ancora a privazioni che però faranno in modo che questo sarà anche l’ultimo Natale così».


Richeldi invita alla cautela, ma anche all’ottimismo, in vista dell’arrivo del vaccino, e si appella al «gioco corale» del Paese. «Il sistema delle tre fasce, se i numeri continueranno a migliorare, ci porterà a progressive riaperture nel Paese come a maggio», prevede lo scienziato, «quando grande fu il lavoro dell’Inail che con i suoi calcoli sui flussi permise il ritorno al lavoro di milioni di persone in sicurezza. Arrivammo all’estate senza registrare un aumento dei casi». L’allentamento delle misure, però, non è un liberi tutti: «Una volta si perdona tutto, poi non è più possibile», avverte Richeldi, dicendosi comunque fiducioso «che gli italiani abbiano imparato la lezione». Il pensiero «dei tanti morti, delle tante persone che senza i nostri comportamenti sbagliati oggi sarebbero potute essere ancora con noi» conclude il professore, «dovrebbe aiutarci a non far ripartire la giostra».


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