Coronavirus, i primi passi del piano vaccini: 300 punti di distribuzione e 100 milioni di siringhe

L’elenco dei punti che potrebbero somministrare il preparato che l’Italia acquisterà da Pfizer è stato inviato dalle Regioni al commissario Arcuri, che ora dovrà selezionare quelli più idonei. Sarà l’azienda stessa a consegnare il vaccino in apposite borse di conservazione

Le prime dosi del vaccino Pfizer contro il Coronavirus verranno distribuite in 300 punti in tutta Italia, auspicabilmente a partire dalla fine del mese di gennaio 2021. Si tratta di 3,4 milioni di dosi, che dovrebbero consentire di vaccinare 1,7 milioni di cittadini. L’elenco dei possibili punti di distribuzione è stato inviato da tutte le Regioni al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, placando almeno per il momento le polemiche sul fatto che il piano vaccinale fosse ancora in grande ritardo. La lista consegnata comprende sia gli ospedali in grado di conservare e somministrare il vaccino, sia le Rsa, che verranno servite attraverso unità mobili. Spetterà ora agli uffici di Arcuri selezionare le strutture più idonee e tenere le altre per la seconda fase, quella della vaccinazione di massa prevista entro settembre 2021.


Il commissario straordinario per l’emergenza ha inoltre avviato il bando per l’acquisto di oltre 100 milioni di siringhe, necessarie per la somministrazione del vaccino. Le aziende avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione del bando stesso per presentare le offerte e a quel punto si procederà alla selezione. Avviata anche la procedura per l’acquisto di oltre cinque milioni di fiale di diluente salino, necessarie per somministrare alcuni tipi di vaccino anti-Covid.


La lista delle priorità

Ma quali saranno le prime categorie di persone a ricevere le dosi? A deciderlo sarà il ministro della Salute Roberto Speranza, che sottoporrà la scelta al vaglio del parlamento. A consegnare il vaccino nei 300 punti di distribuzione sarà direttamente la Pfizer, in borse di conservazione contenenti cinque scatole da 975 dosi ciascuna. Una volta a destinazione il vaccino potrà essere conservato per 15 giorni all’interno delle borse stesse, oppure per sei mesi in celle frigorifere capaci di mantenere una temperatura di –75 gradi.

Ogni presidio ospedaliero individuato, nei piani di Arcuri, dovrà essere in grado di vaccinare «almeno 2 mila persone in 15 giorni». Per quanto riguarda invece le Rsa, il vaccino sarà somministrato attraverso unità mobili che devono raggiungerle in «non più di 60 minuti da uno dei presidi ospedalieri più vicini». Per gli altri vaccini saranno previste modalità differenti di somministrazione, utilizzando anche i drive-in o altre strutture. Si ipotizzano palazzetti, fiere e palestre.

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