L’ultimo saluto a Maradona: caos, tensioni e irruzioni alla Casa Rosada – Video

di Redazione

La polizia è intervenuta con il lancio di lacrimogeni e con fucili con proiettili di gomma

Il carro funebre con a bordo la bara di Diego Armando Maradona ha lasciato la Casa Rosada poco dopo le 22 ora italiana, per arrivare un’ora dopo al cimitero privato ‘Jardin de Bella Vista’, che si trova a 35 chilometri da Buenos Aires. Qui, dopo una giornata convulsa e con molte tensioni e incidenti, il corpo di Maradona riposerà accanto alle spoglie degli amati genitori. Scontri tra la folla giunta per rendere omaggio al Pibe de Oro e la polizia sono avvenuti anche nei pressi del cimitero. Nelle ultime ore la bara era stata spostata per motivi di sicurezza dalla camera ardente in cui si trovava, dopo che un gruppo di persone era riuscito a entrare nel palazzo presidenziale della Casa Rosada di Buenos Aires. La polizia è intervenuta con il lancio di lacrimogeni e con fucili con proiettili di gomma. Il feretro è stato spostato nella stanza dove in mattinata si era svolta una cerimonia privata e l’ingresso della camera ardente è stato chiuso.



Le tensioni

La tensione tra la folla di gente accorsa per rendere l’ultimo omaggio al campione e la polizia, a poca distanza dalla Casa Rosada, è andata avanti per alcune ore ed è culminata nell’ingresso, da parte di alcuni cittadini, all’interno del palazzo presidenziale da via Balcarce 24 – ovvero il varco di uscita della camera ardente. Alcune persone si sono riversate nel cortile interno del Patio de las Palmeras della Casa Rosada. Qualcuno ha anche usato la fontana per “rinfrescarsi” dall’effetto dei lacrimogeni. Le forze di sicurezza sono poi riuscite a chiudere il varco, far uscire le persone e riportare la calma.

Secondo quanto ricostruisce il canale all news TN le tensioni sarebbero aumentate nel pomeriggio, quando la famiglia ha scelto di non estendere oltre le 16 (le 20 in Italia) l’orario di omaggio al feretro: le forze dell’ordine hanno allora tagliato la lunga fila di fan all’altezza delle Avenida 9 de Julio: da qui la rabbia di chi era in attesa.

La folla ha cominciato a rovesciare le barriere metalliche e lanciare oggetti, mentre gli agenti, dice TN, avrebbe risposto con sfollagente, fucili con proiettili di gomma e idranti. Il feretro è arrivato da alcune ore alla Casa Rosada. Tantissime persone erano già in fila da ore per rendere omaggio al Pibe de oro, morto ieri all’età di 60 anni, e ci sono stati momenti di tensione con la polizia: tafferugli e qualche spintone, ma poi è tornata la calma.

Il corpo di Maradona non è stato visibile, la bara era già stata chiusa.

L’omaggio

In onore del nume del calcio, anche il campionato argentino cambierà nome. La federazione ha infatti deciso di intitolargli il campionato di prima divisione. Il torneo si chiamerà Coppa Diego Armando Maradona. Intanto, nella notte, il Boca Juniors ha acceso le luci del palco riservato a Maradona nello stadio Alberto José Armando, la celebre Bombonera: una foto che sta facendo il giro del mondo.

Nella notte il popolo argentino si era riunito in Plaza de Mayo, cuore e simbolo di Buenos Aires. Cori, bandiere e fuochi d’artificio per dare l’addio al Pibe de oro. In piazza migliaia di tifosi del Boca, ma tante maglie anche del River Plate, i principali rivali dei Xeneizes, e di tutte le altre squadre argentine.

Video: YouTube / Casa Rosada

In copertina EPA/Demian Alday Estevez | I fan di Diego Armando Maradona alla camera ardente alla Casa Rosada, Buenos Aires, Argentina, 26 novembre 2020.

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