Vaccino, Moderna chiede l’autorizzazione all’uso di emergenza anche all’EMA. In viaggio verso gli Usa le prime dosi Pfizer

di Cristin Cappelletti

La richiesta sarà presentata, oltre che all’Agenzia statunitense del farmaco, anche a quella europea

La casa farmaceutica statunitense Moderna prova ad accelerare. Già oggi, lunedì 30 novembre, chiederà all’FDA, l’agenzia americana per i medicinali, un’approvazione di emergenza per l’uso del vaccino anti Covid19. Secondo l’amministratore delegato Stéphane Bancel, se non ci dovessero essere intoppi nella richiesta, le prime iniezioni potrebbero essere effettuate già il 21 dicembre. Una decisione presa dopo che gli ultimi risultati hanno dimostrato un’efficacia del vaccino pari al 94,1%. Un 100% è stato invece registrato per i casi più gravi, ha reso noto nelle ultime ore l’azienda. La stessa richiesta sarà presentata oggi anche all’Agenzia europea per i medicinali (EMA).



Bancel ha inoltre dichiarato che l’azienda è «sulla buona strada» per produrre 20 milioni di dosi entro la fine di dicembre e da 500 milioni a un miliardo nel 2021. Ogni persona richiede due dosi, somministrate a un mese di distanza, quindi 20 milioni di dosi saranno sufficienti per 10 milioni di persone. Intanto, mentre Moderna attende un riscontro positivo dall’FDA, le prime dosi del vaccino sviluppato da Pfizer indirizzate agli Stati Uniti sono partite venerdì dal Belgio. Nonostante non ci siano ancora vaccini autorizzati, i preparativi per la distribuzione si stanno intensificando. Secondo le regole della FDA, il vaccino non può essere spedito ai vari hub fino a quando non è stato concesso in licenza o autorizzato dalla stessa Agenzia dei farmaci.

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