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Dopo le feste Italia in lockdown soft: nuovo decreto con le chiusure fino al 15 gennaio. Weekend in arancione

05 Gennaio 2021 - 07:00 Giovanni Ruggiero
Prorogate fino a metà gennaio le limitazioni agli spostamenti tra regioni, con la possibilità comunque di fare una visita al giorno ad amici e parenti

Via libera nella notte dal governo al nuovo decreto Covid di gennaio che fissa dal 7 al 15 gennaio il divieto di spostamento tra regioni e introduce nuovi parametri sulle fasce di rischio gialle, arancioni e rosse. Fino a metà gennaio sarà in vigore su tutto il territorio nazionale una zona gialla rafforzata, con lo stop agli spostamenti, in attesa di un nuovo Dpcm previsto non oltre la metà del mese sulle regole di contenimento dei contagi da Coronavirus.

Nel weekend del 9 e 10 gennaio, invece, scatterà la zona arancione, con la relativa chiusura di bar e ristoranti, per i quali sarà comunque consentito il servizio di asporto. Rinviato poi all’11 gennaio il ritorno a scuola, dopo un lungo scontro all’interno del governo diviso tra la ripartenza al 7 gennaio, come più volte annunciato dalla ministra all’Istruzione Lucia Azzolina e dal premier Giuseppe Conte e il dem Dario Franceschini che spingeva per una ripartenza delle lezioni in presenza al 18 gennaio.

Visite consentite in zona rossa

Con il report della Cabina di regia previsto per venerdì 8 gennaio, le regioni torneranno a colorarsi in base al livello di rischio. In zona rossa, il decreto Covid di gennaio prevede la possibilità di spostarsi una sola volta al giorno per far visita ad amici e parenti all’interno del propio Comune, e non dentro i confini regionali come erroneamente comunicato nella notte dal governo. A queste potranno accompagnarsi i minori di 14 anni e persone conviventi non autosufficienti o disabili. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

Consentito il rientro alla propria residenza o domicilio, fatta eccezione per gli spostamenti nelle seconde case che si trovino in una regione diversa. Prorogata anche la possibilità di spostarsi dai Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, entro 30 chilometri, esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Invariate le regole sui viaggi per lavoro, salute e altri motivi di necessità, sempre da certificare con l’autodichiarazione.

Nuove fasce di rischio

Il nuovo decreto prevede l’introduzione di nuovi criteri per stabilire i colori delle fasce di rischio. Sarà più facile che una regione rientri in fascia arancione, in caso di indice Rt a 1, e in fascia rossa, con indice Rt a 1,25 e non più a 1,50. Ancora nessuna indicazione invece per le zone bianche, che consentirebbero alle regioni di riaprire musei e palestre in situazioni di rischio molto basse. L’ipotesi rimane in fase di valutazione per le decisioni che saranno prese per la seconda metà di gennaio.

Novità sul consenso alla vaccinazione

Sono state infine introdotte nuove procedure per esprimere il consenso alla vaccinazione, riservate agli ospiti delle Rsa o strutture simili che non abbiano un tutore o che non siano nelle condizioni di decidere in autonomia. Secondo il nuovo decreto, sull’eventuale consenso sarà un giudice tutelare a delegare la decisione al direttore sanitario o al responsabile medico della struttura.

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