Coronavirus, vertice Governo-Regioni. Speranza: «Valutiamo zona rossa per il prossimo week end»

di Valerio Berra

Secondo fonti citate dall’agenzia stampa Ansa sarebbe prevista una deroga solo per i comuni sotto i 5mila abitanti. Qui gli spostamenti saranno consentiti entro un raggio di 30 km

Bisognerà aspettare ancora prima di vedere un week end in zona gialla, almeno secondo le parole di Roberto Speranza. Al termine del vertice tra Governo e Regioni il ministro della Salute ha dichiarato: «Valutiamo l’ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti domani si tireranno le somme con il Governo».


Secondo fonti citate dall’agenzia Ansa gli spostamenti sarebbero comunque possibili per i comuni sotto i 5 mila abitanti entro un raggio di 30 km. La regola per arginare il contagio del Coronavirus non sarebbe applicata però ai capoluoghi di provincia. Il vertice è stato convocato per permettere a Governo e Regioni di allinearsi sulle misure che scatteranno a partire dal prossimo 7 gennaio, quando finiranno le Festività natalizie. Come rappresentante del Governo, oltre a Roberto Speranza, era presente anche il ministro per le Autonomie regionali Francesco Boccia.


I colori delle regioni

A parte il week end del 9-10 gennaio, il prossimo 8 gennaio dovrebbero conoscersi anche i dati che porteranno alla ridefinizione delle fasce di ogni regione. Per adesso le informazioni certe sono poche, quello che è chiaro, a quanto si apprende dal vertice è che «un certo numero di regioni dovrebbero cambiare fascia». Sempre il ministro Speranza ha poi anticipato che potrebbero cambiare i criteri con cui viene definito l’indice Rt: «Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell’Rt per accedere in zona rossa o arancione».

Sempre sull’indice Rt è intervenuto anche il ministro Boccia: «La proposta oggi non è di cambiare i parametri, che restano gli stessi perché hanno funzionato, ma le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora più rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l’Rt supera l’1».

Il ritorno a scuola

Dalle prime indiscrezioni arrivate dal vertice, anche il ritorno a scuola per gli studenti delle superiori sarebbe a rischio. Se le elementari e le medie riprenderanno in presenza il 7 gennaio, secondo i presidenti delle Regioni per decidere la riapertura delle scuole superiori bisognerebbe aspettare l’esito del monitoraggio previsto per l’8 gennaio.

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