Almeno un sintomo della Covid-19 resta dopo sei mesi dalla guarigione. Lo studio sui pazienti di Wuhan

di Cristin Cappelletti

I risultati dell’indagine pubblicata su Lacet ha coinvolto 1.700 persone dimesse da un ospedale di Wuhan. In quelle che erano gravemente malate si sono riscontrate funzioni polmonari ancora compromesse

Sei mesi dopo aver contratto la Covid-19, tre quarti delle persone ha continuato ad avere almeno un sintomo della malattia. A rivelarlo è uno studio pubblicato su The Lancet e basato su un’indagine che ha coinvolto 1.700 ex pazienti dell’ospedale Jin Yin-tan di Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia globale. Nelle maggior parte dei casi (63%) i sintomi più comuni riscontrati a distanza di mesi sono stati stanchezza e dolori muscolari, poi insonnia (26%) e infine ansia e depressione (23%).


Lo studio ha anche scoperto che i pazienti che in ospedale erano gravemente malati hanno avuto maggiori probabilità di avere, a distanza di sei mesi, le funzioni polmonari ancora compromesse e anomalie negli scan del torace indicando, secondo i ricercatori, danni permanenti agli organi respiratori. Un test sulla risposta immunitaria effettuato su 94 pazienti al picco dell’infezione ha inoltre mostrato come dopo sei mesi oltre metà degli anticorpi sviluppati durante la degenza sono diminuiti. Aumentando così la possibilità che si possa essere reinfettati dal virus.


«Ci sono pochi rapporti sul quadro clinico delle conseguenze del Covid-19», hanno commentato i ricercatori dell’Istituto per la ricerca farmacologica Mario Negri di Milano, e lo studio di Wuhan è «quindi rilevante e tempestivo».

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