I dubbi sull’imparzialità del giudice Franco Frattini e il futuro della ricerca scientifica sui macachi

Alcuni interventi pubblici pongono dubbi sull’imparzialità del giudice Franco Frattini sul progetto LightUp

C’è una enorme differenza tra sperimentazione animale e vivisezione, ma ancora oggi si continua a fare confusione e a farla sono le associazioni animaliste, le quali dovrebbero ricordarsi e ricordare che la vivisezione è vietata da anni. Parliamo ancora una volta, dal 2019, degli attacchi e delle pesanti minacce – alimentate anche da immagini false diffuse sui social – rivolte al gruppo di ricerca del progetto LightUp e in particolare dei professori Tamietto e Bonini delle Università di Torino e Parma, «colpevoli» di condurre studio sui Macachi per la comprensione di alcune malattie cerebrovascolari.


Una delle foto segnaletiche da alcuni gruppi animalisti rivolte al prof. Tamietto con un chiaro invito all’azione, affatto rassicuranete, nei suoi confronti.

A condurre una vera e propria battaglia legale contro il progetto LightUp, finanziato dall’Unione Europea e autorizzato dal Ministero della Salute, è stata la Lega antivivisezione Onlus (LAV) presentando nell’estate del 2019 un ricorso a TAR del Lazio per richiederne sospensione cautelare e il successivo annullamento. Con ordinanza del 5 novembre 2019, la richiesta venne respinta senza placare l’azione del gruppo antivivisezione.


Respinto il primo tentativo, il gruppo animalista decise di contestare l’ordinanza del TAR presso il Consiglio di Stato ottenendo la sospensione del progetto. Bisognerà aspettare il 19 maggio 2020 quando, attraverso la sentenza n.5771, il tribunale amministrativo regionale del Lazio respinge tutte le richieste presentate da LAV contro il progetto. La palla torna nuovamente al Consiglio di Stato, sempre su richiesta del gruppo antivivisezione, ottenendo la sospensione della sentenza e di conseguenza del progetto di ricerca stesso.

Ad occuparsi del caso è sempre stata la terza sezione del Consiglio di Stato ed entrambe le Ordinanze, quella del 23 gennaio e del 9 ottobre 2020, riportano la firma del giudice Franco Frattini in qualità di Presidente. L’ex Ministro degli Esteri risulta avere da tempo dei legami d’amicizia con la Lega antivivisezione Onlus (LAV), dalla presentazione di un libro nel 2015 insieme al Presidente Gianluca Felicetti alla comparsa come testimonial all’interno del Bilancio Sociale LAV del 2018.

Sebbene la presentazione di un libro e la pubblicazione di un commento nei confronti di un’associazione potrebbero essere ritenute un debole collegamento tra questa e il politico, ci sono altri elementi che portano Frattini in una posizione «di parte» all’interno dell’organo che deciderà il futuro del progetto LightUp.

Nel 2019, a seguito della campagna mediatica avviata da LAV contro il progetto LightUp, intervenne anche l’allora Ministra della Salute Giulia Grillo esprimendo il suo desiderio di «vederci chiaro» attraverso una «verifica». Le dichiarazioni della Ministra vennero riportate in un articolo del blog 24Zampe de Il Sole 24 Ore ottenendo, nella condivisione Twitter, il seguente commento da parte del Presidente Frattini nel quale dichiara la sua chiara presa di posizione: «Una verifica????ma questo ministro della salute ha idea di quali sofferenze sono imposte a questi poveri animali per sperimentazioni?NULLA giustifica queste torture,altro che “ ricercatori”, evito ogni definizione».

Un secondo e chiaro intervento contro il progetto LightUp da parte del Presidente Frattini risale al 21 giugno 2019 attraverso un altro tweet in risposta a quello pubblicato dall’account ufficiale della LAV riguardo un presidio tenutosi a Torino contro la ricerca dei professori Tamietto e Bonini. Ecco quanto scritto nel tweet dall’ex Ministro: «Magari la sindaca di Torino può chiedere alla sua collega di partito Ministra della Salute di far cessare le torture sui macachi proprio nella sua città! Gliene saremmo tutti molto grati!».

Risulta evidente una chiara presa di posizione da parte dell’ex Ministro Franco Frattini che, insieme ai rapporti intercorsi nel tempo con l’associazione LAV, pone il legittimo dubbio riguardo a una sua imparzialità e serenità di giudizio in qualità di giudice e Presidente della terza sezione del Consiglio di Stato, la stessa che dovrà decidere il futuro del progetto LightUp. Dichiarazioni che gettano, in qualche modo, una luce sinistra sulle due sospensive del Consiglio di Stato in contraddizione con le decisioni del TAR.

L’ultimo atto della vicenda processuale si avrà con l’esito della verificazione disposta nell’Ordinanza del 9 ottobre 2020, firmata dallo stesso Frattini, affidata all’IRCCS “Fondazione Bietti” e ai professori Mario Stirpe ed Enrico Garaci, che dovrà rispondere alle seguenti domande:

  • il progetto in esame rispetta il principio di sostituzione, nel senso che i risultati attesi sono perseguibili soltanto mediante sperimentazione sulla specie animale “primati non umani” vivi?
  • il progetto in esame rispetta il principio di riduzione, nel senso che il numero di sei primati è quello minimo indispensabile?
  • il principio eurounitario della sostituzione è rispettato in relazione alla originalità scientifica dei risultati attesi dal progetto, e della trasmissibilità dei risultati agli esseri umani, considerato lo stato attuale della ricerca scientifica sui profili e risultati attesi dalla ricerca posta a base della impugnata autorizzazione?
  • ad avviso dei verificatori le risultanze scientifiche dei pareri tutti sopra indicati – sui quali l’autorizzazione si fonda “per relationem” – hanno considerato tutti e tre gli elementi (come indicati in motivazione) che la direttiva UE e il d.lgs 26/2014 pongono quale condizioni per la sperimentazione, altrimenti vietata, su primati vivi non umani?

La relazione richiesta dal Consiglio di Stato sarebbe stata depositata il 18 dicembre 2020 ed entrambi i firmatari incaricati, il prof. Mario Stirpe (presidente dell’IRCSS) e il prof. Enrico Garaci (già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), dovrebbe aver confermato le evidenze e la solidità scientifica del progetto LightUp, vincitore della borsa di ricerca ERC consolidator tra le più prestigiose in Europa, favorendo il suo corso senza ulteriori ostacoli. Dovremmo, a questo punto, attendere la data del 28 gennaio 2021 quando sarà riunita la terza sezione del Consiglio di Stato per decidere il destino del lavoro più volte interrotto, anche sotto minacce, da parte dei professori Tamietto e Bonini.

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