Da domani quattro regioni in arancione, gialle tutte le altre. Bolzano in lockdown, Perugia zona rossa

Ecco come cambia la mappa dell’Italia dopo le ultime analisi sull’evoluzione della pandemia. Preoccupa la situazione in alcune zone dell’Umbria e in 27 comuni del Molise

Da domani, lunedì 8 febbraio, i colori delle regioni italiane cambiano di nuovo. Diciassette restano in zona gialla e quattro vanno in arancione, a seguito delle ultime analisi sull’evoluzione della pandemia di Coronavirus effettuate a livello nazionale sulla base dei dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts). Tra queste ultime, la Provincia autonoma di Bolzano, che però andrà in lockdown per effetto di un’ordinanza regionale del governatore Arno Kompatscher.


Le regioni in zona arancione

  • Provincia autonoma di Bolzano
  • Umbria
  • Puglia
  • Sicilia

Le regioni in zona gialla

  • Provincia autonoma di Trento
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Valle d’Aosta
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Veneto
  • Liguria
  • Toscana
  • Marche
  • Emilia-Romagna
  • Lazio
  • Abruzzo
  • Molise
  • Campania
  • Basilicata
  • Calabria
  • Sardegna

Bolzano in lockdown

Le situazioni più critiche si rilevano in Alto Adige e in Umbria. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Kompatscher, ha infatti confermato con un’apposita ordinanza il lockdown duro su tutto il territorio di sua competenza fino al 28 febbraio. Oltre a bar e ristoranti, dovranno chiudere anche i negozi al dettaglio e non sarà possibile muoversi tra Comuni se non per motivi di necessità e urgenza. Scuole superiori e medie chiuderanno dall’8 febbraio: le superiori fino al 1 marzo, le medie fino al 22 febbraio (Dad al 100%). Le elementari chiuderanno dall’11 febbraio fino al 22, mentre asili e materne resteranno aperti. Dal 13 al 21 febbraio le lezioni saranno sospese per tutti per le vacanze di Carnevale.


Perugia e sei comuni in provincia di Terni in zona rossa rafforzata

Passando invece all’Umbria, la regione andrà in fascia di rischio arancione. Ma per tutta la provincia di Perugia, capoluogo compreso, e per sei comuni in provincia di Terni (Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo) scatterà la zona rossa rafforzata. L’ordinanza firmata dalla governatrice Donatella Tesei sarà in vigore dall’8 al 21 febbraio, alla luce dell’aumento dei contagi sul territorio e dell’accertata circolazione di due varianti Covid. Nei comuni interessati dalla zona rossa rafforzata saranno sospesi asili e scuole materne, sia pubblici sia privati. Mentre le primarie e le secondarie di primo e secondo grado dovranno ricorrere alla Dad al 100%. Il provvedimento non si applica alle attività di laboratorio e agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Molise ma non solo: le altre zone rosse

La zona rossa scatterà anche per 27 comuni del Basso Molise, nel distretto sanitario di Termoli. Lo ha deciso con un’ordinanza il governatore Donato Toma. La decisione è stata presa dopo che nei giorni scorsi altri piccoli comuni della zona erano già stati sottoposti a restrizioni più severe. In zona rossa anche le aree di Chiusi (dall’8 al 15 febbraio), in Toscana, e Tocco da Casauria, in Abruzzo. Già in zona rossa dal 5 febbraio Tortotici, in Sicilia.

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