Coronavirus, da giallo ad arancione: molte le Regioni in bilico. Rischiano Lombardia, Lazio e Piemonte. Val d’Aosta in zona bianca?

L’Abruzzo, che è arancione ma ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti, potrebbe passare in zona rossa. L’esecutivo chiede ai governatori di accettare l’arancione anche con Rt sotto 1. Tanti i territori sul filo del rasoio

Un nuovo venerdì significa, per le Regioni, l’attesa di conoscere quali saranno le decisioni prese dalla cabina di regia sul cambio delle fasce di rischio e dunque di colore dell’Italia per arginare la diffusione del contagio da Coronavirus. L’obiettivo del governo guidato da Mario Draghi è quello di convincere i governatori delle regioni in bilico tra giallo e arancione, come Lombardia, Lazio e Marche, ad accettare di passare alla seconda fascia, anche se l’indice Rt del loro territorio si trova appena sotto la soglia dell’1 – dato massimo che, di solito, fa scattare in automatico il cambio di colore. Il pressing sui governatori, guidato dai ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, si fa sempre più insistente perché influenzato dall’espandersi delle cosiddette varianti Covid, che, come spiega il Corriere della Sera, hanno già portato alcuni territori – come diversi Comuni lombardi – alla zona rossa, e quindi al lockdown.


Le Regioni in bilico

Lombardia, Lazio, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Emilia-Romagna sono le Regioni che viaggiano sul filo del rasoio e che aspettano di sapere se passeranno dal giallo all’arancione. «Secondo le nostre previsioni, il Friuli Venezia Giulia continuerà a restare in zona gialla», ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga all’Adnkronos. «Analizzando i dati in nostro possesso con gli esperti che fanno parte della task force sul monitoraggio della pandemia in Friuli Venezia Giulia, l’ipotesi che la nostra regione resti zona gialla al momento è confermata», ha aggiunto. «Dai dati in nostro possesso del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) il Lazio dovrebbe rimanere in zona gialla con un valore Rt a 0.95, una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta. Inoltre vi è una riduzione dell’incidenza per 100 mila abitanti», ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Speranze profuse anche dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Su una possibile retrocessione in fascia arancione della sua Regione ha detto: «Il pre report arrivato nella notte» tra mercoledì e giovedì «e frutto dei calcoli degli indicatori che vengono mandati a Roma dalla Regione Piemonte e riferiti alla settimana scorsa ci dice che il Piemonte ha ancora i numeri da zona gialla».


Abruzzo zona rossa

L’Abruzzo, che è arancione ma ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti, potrebbe diventare rossa. Con un Rt sceso da 1,22 a 1,17, il presidente Marco Marsilio spera di non dover ulteriormente retrocedere.

Valle d’Aosta, l’isola felice

Ma la vera novità potrebbe essere la Valle d’Aosta, prima Regione a entrare in zona bianca: qui, seppur con i soliti accorgimenti di mascherine e distanziamento, stando a quanto circolato, la vita potrebbe anche tornare alla normalità.

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