M5s, non si fermano le espulsioni: fuori altri tre deputati. Erano assenti al voto di fiducia al governo Draghi

Si tratta di Romaniello, Ehm e Suriano: «Le loro dichiarazioni pubbliche hanno tolto ogni dubbio a proposito delle ragioni delle loro assenze»

Dopo il vertice a Roma tra i big del M5s per provare a risollevare il partito in crisi tra cacciate, pendenze legali e sostegno al governo Draghi, arriva la notizia di nuove espulsioni: tre, secondo fonti parlamentari citate dall’Ansa, sono oggi i nuovi deputati espulsi dal gruppo grillino alla Camera dei deputati. Si tratta di Cristian Romaniello, Yana Ehm e Simona Suriano. Erano assenti al momento del voto di fiducia al nuovo esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce. «La loro posizione sarebbe infatti assimilabile a quella di chi ha votato contro e si è astenuto in occasione della fiducia al governo Draghi», spiegano le stesse fonti. «In particolare le loro stesse dichiarazioni pubbliche hanno tolto ogni dubbio a proposito delle ragioni delle loro assenze durante il voto».


L’Alternativa c’è si presenta

«Siamo 13 deputati espulsi dal M5s per la loro posizione sul governo Draghi. Noi nasciamo come opposizione di questo governo e in opposizione ai principi fondanti di un governo tecnico ma siamo una componente inclusiva, aperta ai chi non vuole morire moderato: siamo moderati nei modi e nei termini ma radicali nelle idee». Con queste parole il deputato ex grillino Andrea Colletti ha presentato oggi a Montecitorio la nuova componente L’Alternativa c’è, formata da chi fino a questo momento era già stato espulso dal Movimento, e il suo manifesto.


«Un reintegro da espulsi? Il problema non si pone: fino a che il M5s si pone come maggioranza del governo Draghi, rientrare per noi sarebbe una contraddizione in termini». Il sostegno al governo Draghi «è uno dei motivi per i quali non mi sono neppure lamentato per l’espulsione. Ovviamente io spero che il gruppo dirigente del M5s capisca quanto sia necessario, invece che stare nella maggioranza, stare all’opposizione di questo governo. Me lo auguro, fermo restando che dovremo anche capire quale sarà il gruppo dirigente visto che al momento al vertice c’è un avvocato del foro di Cagliari» che ha dovuto sostituire Vito Crimi, aggiunge Colletti.

In copertina ANSA | Panoramica della Camera dei Deputati,Roma, 21 gennaio 2020.

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