Sui vaccini la Lombardia tenta il rilancio, Bertolaso: «Prima dose a tutti i 70enni entro maggio. Il 22 aprile via ai 60enni»

L’obiettivo è fissato a 144 mila dosi al giorno. L’ex capo della Protezione civile: «Seguiremo il modello Israele». Operativa da domani la piattaforma di Poste

La Lombardia è pronta con un nuovo piano vaccinale. Durante la conferenza stampa tenutasi oggi alla presenza del presidente Attilio Fontana, della vicepresidente Letizia Moratti e del coordinatore della strategia anti Covid-19 Bertolaso, sono stati spiegati nei dettagli i prossimi passi. Quello più urgente è rappresentato dalla piattaforma di prenotazione. Da domani 2 aprile sarà operativo il portale di Poste Italiane. Dopo le numerose difficoltà avute con Aria Spa da domani la Regione prova a compiere una svolta, facendosi aiutare dal sistema informatico consigliato anche dal governo centrale.


Ad oggi su territorio regionale sono state somministrate 1 milione e 629 mila dosi, con il 28% degli over 80 totalmente immunizzati. «Il tema degli estremamente vulnerabili va affrontato» ha poi aggiunto Moratti. «Sono 366 mila e 700, di questi 54 mila hanno ricevuto la prima dose e la seconda dose». Da domani anche i rimanenti potranno prenotarsi con Poste ed essere individuati dagli elenchi di Ats. La selezione viene operata sulla base dell’esenzione per patologia e sul consumo di farmaci. «Stessa possibilità verrà data alle persone con disabilità attraverso elenchi forniti dall’Inps» ha aggiunto Moratti, annunciando la presenza di un call center dedicato. «Insieme a loro verranno vaccinati anche familiari e assistenti».


Via al portale di Poste Italiane

Il sistema di Poste «è capace di reggere un carico molto ampio» hanno spiegato dall’azienda, sottolineando la tecnologia innovativa sulla quale sarebbe basata. A gestire le prenotazioni tramite Poste quattro canali. Il primo è quello digitale, con iscrizione diretta via web, senza la necessità di preadesione come era prima. Il secondo prevede prenotazione tramite call center «per chi non ha dimestichezza con lo strumento digitale». La terza modalità sarà quella consentita dai 1.000 postamat sparsi nel territorio. «Basterà inserire la tessera sanitaria nei postamat e prenotare l’appuntamento». La quarta opzione sarà quella dei postini, pensata soprattutto per gli anziani. Importante per una regione cosi popolosa come la Lombardia. I 4.100 dipendenti dotati di smartphone e mini stampante per la ricevuta di prenotazione, potranno aiutare i cittadini più in difficoltà con gli altri sistemi elencati.

Il piano

Bertolaso ha poi presentato il piano ufficiale di vaccinazione massiva che dalla data del 12 aprile comincerà, allargandosi a sempre nuove categorie. Prima di ogni cosa sarà necessario finire gli over 80. La scadenza dell’obiettivo posta dall’ex capo della Protezione Civile è quella dell’11 aprile. «Quelli che non sono stati ancora convocati potranno fare segnalazione al call center di Poste italiane» ha spiegato Bertolaso. «A fine maggio e inizio giugno saremo riusciti a coprire almeno con la prima dose le categorie maggiormente a rischio seguendo il modello di Israele». Il piano massivo procederà in questo modo.

Dal 12 al 26 aprile: 75 – 79 anni

Tra una settimana la Regione procederà a somministrare le dosi a 450 mila lombardi nella fascia d’età dai 75 ai 79 anni. «Con la capacità attuale di vaccini, che ci consente di somministrare poco più di 35 mila dosi al giorno, possiamo affermare che riusciremo a iniettare la prima dose a tutti i 450 mila lombardi entro il 26 aprile», ha annunciato Bertolaso.

Dal 15 aprile: 70-74 anni

Tre giorni dopo, secondo la stessa modalità, sarà la volta dei 70-74 anni, per un totale di 546 mila lombardi. La data di fine somministrazioni è variabile. Se la disponibilità di vaccini consentirà di procedere con le attuali 35mila dosi al giorno, si riuscirà a finire non prima del 12 maggio. «Nell’eventualità che dopo il 15 di aprile arrivino ulteriori forniture pensiamo di poter salire alle 65 mila dosi al giorno: in questo caso riusciremo a concludere già l’8 di maggio».

Dal 22 aprile: 60-69 anni

Dal 22 di aprile toccherà alla fascia 60-69 anni: qui il massimo regime previsto dalla Regione sarebbe di 144 mila somministrazioni al giorno. Con questo ritmo «potremmo finire il 18 maggio». Con 65 mila dosi giornaliere disponibili si riuscirà a finire solo il 9 giugno.

Dal 19 maggio: 50-59 anni

La categoria dei 50-59 anni potrà iniziare a vaccinarsi con la prima dose dal 19 maggio. Con la previsione di finire per la data del 7 di giugno.

Dall’8 giugno: under 49

Le 144 mila dosi giornaliere a cui la Regione spera di arrivare, staccandosi dalle attuali 35 mila, dovranno permettere a tutti gli under 49 di ricevere la prima dose a partire dall’8 giugno, per andare avanti fino all’ 8 luglio.

I nuovi centri vaccinali di massa

Settantasei in tutto saranno saranno gli hub su cui poggerà il piano. Aperti dalle 8 alle 20, ognuno avrà un massimo di 8 linee vaccinali capaci di mantenere un ritmo di 12 iniezioni all’ora. «Agli inizi di maggio, quando le forniture di vaccini saranno ancora maggiori, arriveremo ad avere pronte oltre 1.000 linee vaccinali con un ritmo di almeno 144 mila dosi al giorno» ha spiegato Bertolaso, fornendo dettagli anche per le vaccinazioni aziendali. «Negli stessi hub massivi saranno previste linee specifiche anche per le aziende che vorranno vaccinare i propri dipendenti. Stessa cosa per i medici di famiglia che potranno vaccinare i propri assistiti nelle strutture messe a disposizione».

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