Comunali a Milano, Albertini si sfila: «Non sarò io il candidato del centrodestra». Beppe Sala resta senza sfidanti

Il già ex sindaco di Milano si tira indietro per «un insieme di ragioni personali» e lascia il centro-destra senza un candidato alle prossime (e cruciali) elezioni comunali di Milano. Ecco perché ha detto di no

Beppe Sala, attuale sindaco di Milano, non sa ancora contro chi dovrà gareggiare alle prossime elezioni comunali nel capoluogo lombardo. Il centro-destra non ha ancora scelto il suo candidato e oggi, dopo giorni di rumors, arriva la dipartita di Gabriele Albertini (già sindaco di Milano, europarlamentare e senatore) che, dal suo sito, ha spiegato che non accetterà la candidatura a sindaco di Milano per il centro-destra per «un insieme di ragioni personali»: «Non posso accettare questa generosa opportunità offertami né voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna», scrive.


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Perché non si candiderà a sindaco di Milano

Secondo Albertini «il candidato o la candidata a sindaco di Milano deve essere giovane, rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme e articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia. Anche la squadra dovrà essere attentamente scelta, ma anche competente, laboriosa, adeguatamente bilanciata tra i generi». Poi accende i riflettori sui «18 miliardi di euro di risorse europee» che Milano dovrebbe ricevere nei prossimi anni: «Ebbene ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da una amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose». Un’amministrazione che, evidentemente, non potrà essere la sua.

Cosa succederà adesso

Albertini, dunque, non se la sente di affrontare una sfida così importante e gravosa. Non ha ceduto alle avance politiche di Matteo Salvini e non ha avuto alcun ripensamento nemmeno dopo la telefonata con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «A mia moglie non potevo infliggere un disagio, per lei così insopportabile, per un terzo quinquiennio. Ho preferito sperare di trascorre, serenamente, con la mia famiglia, finché ci sarà salute l’ultimo ottavo di vita media, dopo averne trascorsi sette, anche grazie a voi, con grandi soddisfazioni», aveva spiegato in una lettera pubblicata la settimana scorsa sul quotidiano Libero. E adesso? Quale nome metterà d’accordo Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia? Si potrebbe optare per un candidato civico o per il sogno di Forza Italia di schierare Maurizio Lupi.

Foto in copertina: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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