Sondaggi: otto italiani su dieci vogliono l’obbligo vaccinale, il 78% è favorevole al Green Pass

La rilevazione di Demos & Pi di Ilvo Diamanti: la quota di chi non intende vaccinarsi si è dimezzata

Otto italiani su dieci sono a favore dell’obbligo vaccinale. Lo dicono i risultati di un sondaggio di Demos & Pi presentato oggi da Ilvo Diamanti su la Repubblica. Il sondaggio effettuato su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne, somma i favorevoli all’obbligo vaccinale (64%) e quelli che dicono sì all’imposizione solo per alcune categorie (17%): il dato totale riportato è dell’81%. Oltre il doppio, rispetto allo scorso maggio, quand’era poco sotto al 40%. Parallelamente, la quota di chi non si è vaccinato e non intende farlo è pressoché dimezzata. Poco sopra il 6%. E cresce solamente fra i lavoratori autonomi e i disoccupati. Per quanto riguarda il Green Pass le percentuali sono simili. I favorevoli totali sono il 78% e i contrari sono il 19%.


Per il 76% del campione la Certificazione Verde Covid-19 è una misura necessaria per salvaguardare la salute dei cittadini. Per il 21% è una limitazione della loro libertà. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, Fratelli d’Italia (20,8%), ad ogni modo, prosegue la sua ascesa e supera stabilmente la Lega (19,6%), a sua volta poco sopra al PD (19,3). Vi sono dunque tre partiti nello spazio di un punto. Mentre il M5S è un po’ più indietro ma in risalita (16,6%). Più lontano, si colloca Forza Italia ormai sotto l’8%. Mentre tutti gli altri partiti sono stabili: sotto il 3%. Il gradimento dei leader riserva alcune sorprese.


Mario Draghi continua a guidare la graduatoria con il 69% di fiducia personale: 8 punti in meno rispetto a luglio, ma comunque 14 in più, rispetto a Giuseppe Conte. A sua volta in calo come tutti leader degli gli altri partiti principali. Per primi, il ministro della Sanità Roberto Speranza, il Commissario europeo Paolo Gentiloni e la leader di FdI, Giorgia Meloni. Anche lei in calo sensibile: -7 punti. Perdono consensi, per quanto in lieve misura, anche Matteo Salvini, Luigi di Maio e gli altri leader considerati. Compresi Enrico Letta e Silvio Berlusconi.

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