Comunali, Calenda: «A Roma nessuna alleanza al ballottaggio». E Sgarbi lo vuole assessore

L’ex ministro dello Sviluppo economico: «Deciderò nei prossimi giorni sulle indicazioni di voto, senza contropartita»

«Non ci sarà nessuna alleanza, nessun apparentamento». Così Carlo Calenda nel corso di una conferenza stampa al suo comitato, a poche ore dalla chiusura dei seggi per le elezioni Comunali a Roma. Con lo spoglio ancora in corso, nella Capitale si va verso il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri e quello del centrodestra Enrico Michetti. «Deciderò nei prossimi giorni sulle indicazioni di voto, senza contropartita», commenta l’ex ministro dello Sviluppo economico, che parlando del suo risultato dice: «Ringrazio gli elettori, ancora non sappiamo quanti siano, può cambiare molto. Il dato è che esiste un’area di riformismo pragmatica che non si accontenta dell’offerta politica attuale che ha avuto un’affermazione significativa, senza precedenti come lista civica a Roma. Ma mi dispiace di non andare al ballottaggio. Il voto di appartenenza ha tenuto anche con candidati non preparatissimi, ma sino a un certo punto». Di Calenda ha parlato Vittorio Sgarbi, indicato da Michetti come assessore alla Cultura: «A Michetti dall’inizio ho detto che avrei ritenuto opportuno dare un assessorato a Calenda, che ha fatto una lista da solo, diversamente dagli altri che hanno fatto fatto sette, otto liste inventate, che hanno fatto numeri bassi. Ora dobbiamo tenere conto che l’elettorato più interessante è questo».


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