Tredici persone risultano indagate dalla Digos di Vicenza per minacce ad alte cariche dello Stato e per istigazione a compiere azioni di protesta, tra cui il blocco di treni. Due persone in particolare sono indagate per istigazione a delinquere. Le minacce al centro delle indagini erano rivolte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio, Mario Draghi, a esponenti del mondo scientifico e a giornalisti o sostenitori dei provvedimenti contro il Covid. Le indagini, iniziate lo scorso luglio, si sono focalizzate in particolar modo su post su Instagram e sul gruppo di discussione ‘Il coraggio del dubbio’ su Telegram. Gli indagati, oltre a lanciare minacce e scrivere frasi definite come farneticanti, aizzavano i partecipanti ad azioni di protesta come fermare i treni e altre iniziative simili per guadagnarsi l’attenzione dei media.
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