Obbligo di terza dose per tutti i sanitari, l’Ordine dei medici: «Si parte a dicembre, il governo lavora a un decreto»

Il gruppo tecnico-scientifico dello Spallanzani: «Estendere l’obbligo a chi ha contatti con il pubblico»

«Il governo sta lavorando ad un decreto legge per introdurre l’obbligo della terza dose vaccinale di richiamo contro il Covid-19 per gli operatori sanitari, che dovrebbe partire dal 1° dicembre». A dirlo è Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Dell’obbligo vaccinale per contrastare l’aumento dei contagi da Covid-19 ha parlato anche il gruppo tecnico scientifico dello Spallanzani, schierandosi a favore. «Sarebbe auspicabile l’estensione dell’obbligo vaccinale che includa le tre dosi ad altre categorie a particolare rischio o a stretto contatto con il pubblico e l’allestimento e l’impiego di vaccini specificatamente disegnati per le varianti virali predominanti per garantire una copertura ancora maggiore». Questa la conclusione a cui è arrivato il gruppo dopo una riunione tenutasi oggi.


Secondo il gruppo scientifico dello Spallanzani, l’aumento delle infezioni è dato da una graduale perdita di protezione, in modo particolare dopo 5-6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale. A questo proposito è stato sottolineato che «questa situazione è evidente nelle fasce di età più anziane ed in particolare nella fascia di età maggiore di 60 anni». Il gruppo dello Spallanzani ha sottolineato la necessità di investire tutte le risorse necessarie per garantire in primo luogo a queste fasce di popolazione la vaccinazione booster, includendo i soggetti fragili, gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e gli operatori scolastici. A questo proposito si è anche parlato di un possibile obbligo di rivaccinazione annuale: «Allo stato attuale delle conoscenze, appare ipotizzabile che in seguito si possa passare ad una rivaccinazione annuale per garantire una adeguata copertura della popolazione»”.


Immagine di copertina da Ansa

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