No! Il Governo giapponese non ha dichiarato i vaccini più pericolosi della Covid

Il bollettino sui vaccini 7 volte più mortali della Covid-19 non è stato redatto dal Governo giapponese

La pagina Facebook CasaDelSole.Tv pubblica un video dove si sostiene un proclama attribuito alla farmacovigilanza del Governo giapponese sulla presunta mortalità causata dai vaccini contro il nuovo Coronavirus sotto i 21 anni: «Le possibilità di morire per l’iniezione sono sette volte più alte di morire per Covid», afferma la voce fuori campo. La fonte è un documento della rivista Med Check, che nel filmato diventa una sorta di «bollettino ufficiale». Ma l’Agenzia del farmaco giapponese è la PMDA (Pharmaceuticals and Medical Devices Agency). Med Check è invece il bollettino della associazione Non-Profit Organization Japan Institute of Pharmacovigilance (NOPJIP). Nonostante il nome altisonante non c’entra niente col Governo nipponico.  

Per chi ha fretta:

  • Med Check è il bollettino di una associazione no-profit che non fa parte del Governo giapponese.
  • Le reali autorità giapponesi riconoscono efficacia e sicurezza dei vaccini anche sotto i 21 anni.
  • I due articoli alla base della narrazione non possono dimostrare una rilevante mortalità, superiore a quella data dalla Covid-19 a causa dalle vaccinazioni.

Analisi

Il bollettino presenta diversi articoli. Quello intitolato «Mortality risk of vaccination is 7 times higher than that of COVID-19 in 20s» è stato analizzato dal collega Daniel Funke di Usa Today in un articolo dove si evincono pesanti limiti di metodo:

L’articolo, pubblicato nel bollettino Med Check in lingua inglese dell’organizzazione, afferma che “il rischio di mortalità per la vaccinazione è sette volte superiore a quello di COVID-19 a vent’anni” – continua Funke -, a sostegno della sua affermazione, Med Check ha elencato tre “casi di morte segnalati” che coinvolgono presumibilmente la vaccinazione contro la COVID-19.

Due casi riguardavano dei 26enni che sarebbero morti pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino. L’altro caso ha coinvolto un 24enne che inizialmente si pensava si fosse suicidato, ma sarebbe in realtà “accidentalmente morto a seguito di comportamento anomalo” dopo la vaccinazione, secondo il bollettino. Med Check ha utilizzato questi casi, così come i dati di età da indagini preliminari di vaccinazione in Giappone, per stimare un tasso di mortalità per il vaccino COVID-19 per le persone di 20 anni. Ma questo approccio è imperfetto.

Il primo articolo attribuito al Governo giapponese.

L’ultimo articolo si intitola «COVID-19 vaccination: 3 teens died Causal link is suspected». Riporta altri tre casi: due 16enni e un 15enne, tutti e tre con una sola dose di vaccino, ma il sospetto è solo degli autori, perché gli autori dei report sostengono nel primo caso che «È difficile valutare la causa [di morte, Ndr] con le informazioni attuali»; nel secondo dicono che «[La causa di morte è] suicidio (caduta dal piano superiore del condominio)»; «[La causa di morte] non può essere valutata (possibilità di altre cause […] malformazione arteriovenosa cerebrale)».

Il secondo articolo attribuito al Governo giapponese.

Notiamo quindi che si contano almeno due casi di suicidio tra i due articoli, ma per gli autori sarebbe legittimo sospettare una correlazione coi vaccini anti-Covid (Sic!).

Il video pubblicato dalla pagina Facebook CasaDelSole.TV

Cosa dice il Governo giapponese

Se diamo un’occhiata alle vere fonti ufficiali del Governo giapponese, scopriamo che dicono l’esatto contrario di quanto affermato dal documento di Med Check e dal video diffuso in Italia. Lo stesso Ministero della salute nipponico non mette affatto in dubbio gli eventi avversi, salvo considerarli estremamente rari, riconoscendo che i benefici superano di misura i presunti rischi.

Il canale Telegram Stop Dittatura di Ugo Fuoco ha condiviso lo stesso video, sovrapponendo i propri watermark. Il post è stato copia incollato da diversi utenti Facebook.

Conclusioni

Il video in questione così come è stato prodotto e diffuso in Rete ignora il reale contesto delle fonti governative giapponesi e attribuisce ufficialità ad altre realtà che non ne hanno. Inoltre, gli articoli su cui si basa la narrazione presentano seri limiti di metodo, tali da non poter dimostrare una superiore mortalità dei vaccini rispetto a chi contrae la Covid-19.

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