Djokovic espulso, il premier australiano esulta. Quello serbo accusa – Il video

Nessuna deroga alle regole anti Covid nel Paese che ha dovuto affrontare il lockdown più lungo al mondo. Per il governo australiano, la decisione dei giudici federali è una vittoria su tutti i fronti

Esulta il governo australiano dopo la decisione della Corte federale su Novak Djokovic, che dovrà lasciare il Paese alla vigilia degli Australian Open, con il rischio di non poterci tornare per i prossimi tre anni. «Accolgo con favore la decisione di mantenere forti i nostri confini e proteggere gli australiani», ha detto il premier Scott Morrison, che ribadisce il pugno duro dell’Australia che già prima della pandemia aveva leggi severissime sui nuovi ingressi nel Paese e che ora, dopo uno dei più lunghi lockdown al mondo, porta avanti una linea rigida su chi arriva dall’estero senza una serie di requisiti sanitari, tra cui l’essere vaccinato contro il Coronavirus. La decisione del ministro dell’Immigrazione, che per due volte ha cancellato il visto del tennista serbo, è stata presa: «per motivi di salute, sicurezza e buon ordine – ha aggiunto Morrison – perché questo era nell’interesse pubblico. Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia – ha detto ancora il premier – e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto».


Sin dalla prima decisione di annullare il visto del tennista, il premier non aveva fatto mancare il suo sostegno al ministro dell’Immigrazione, davanti a una situazione pandemica nel Paese ancora preoccupante con oltre 70mila nuovi casi quotidiani. E poi ci sono le elezioni federali imminenti che aggiungono pressione al governo australiano, uscito apparentemente vincitore da una vicenda che rischiava di creare forti imbarazzi per l’esecutivo australiano. Di certo i rapporti tra l’Australia e la Serbia non sono mai stati così gelidi. Soprattutto dopo le dichiarazioni del premier Aleksandar Vucic, caustico contro il governo australiano: «Quelli che pensano di aver affermato dei principi hanno dimostrato di non avere principi – ha tuonato Vucic – Hanno maltrattato un tennista per dieci giorni per poi prendere una decisione che conoscevano dal primo giorno».


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