Salvini dribbla le critiche a Putin: «Ha approfittato dell’Occidente in fuga. Per i profughi c’è spazio, non per i clandestini»

Il segretario del Carroccio: «Sono un tifoso dell’introduzione del servizio militare, ma all’Europa non chiedo di distribuire armi a Kyïv, ma di perseguire la via diplomatica»

«Putin? Si è trovato di fronte ad un’Europa in fuga, come sull’Afghanistan. È chiaro che se l’Occidente scappa dalla Libia, alla Siria per fare qualche esempio, chi è abituato a usare la forza è incentivato a usare la forza». Dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando l’offensiva russa nei confronti dell’Ucraina. E mentre a Bruxelles i ministri dell’Interno dell’Unione Europea sono stati chiamati a stabilire il piano per la redistribuzione dei profughi ucraini in fuga dal Paese dopo l’attacco russo, oltre a discutere sull’opportunità di stanziare ulteriori fondi per affrontare l’emergenza in Ucraina, il leader della Lega, ospite della trasmissione Mezz’ora in più, ha dichiarato che i profughi ucraini «saranno i benvenuti, c’è enorme spazio per le persone di buona volontà: tutti i sindaci della Lega si stanno muovendo (per accoglierli, ndr), ma non è questione di partiti». Il segretario leghista ha poi dichiarato di aver «sempre combattuto per l’aiuto dei profughi e contro i barchini e i barconi e gli arrivi clandestini che subiamo dal Nord Africa, da persone che non sono profughi veri», aggiungendo che «li andrei personalmente a prendere a migliaia e migliaia, senza mettere limite numerico». Parole che richiamano quelle già pronunciate da Salvini in Senato lo scorso 25 febbraio, dopo l’informativa del premier Draghi: «L’Italia ha il dovere di spalancare le porte a chi scappa dalla guerra vera, ai profughi veri, perché spesso si parla di profughi finti che scappano da guerre finte, ma questi (riferendosi al popolo ucraino, ndr) sono profughi veri in fuga da una guerra vera».


Salvini: «L’Ue non dia armi letali all’Ucraina»

Nel corso dell’intervista con Lucia Annunziata, Salvini si è detto contrario alla proposta dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, di rifornire l’Ucraina di «armi letali». Il segretario leghista ha infatti osservato: «Sono un tifoso dell’introduzione del servizio militare, ma all’Europa non chiedo di distribuire armi ma di perseguire la via del Santo Padre: confronto, dialogo, diplomazia, sanzioni e non voglio che la risposta dell’Italia e dell’Europa, culla di civiltà, sia distribuire armi letali». Salvini, inoltre, si trova d’accordo con la scelta del governo italiano di rafforzare la sua presenza nelle zone Nato: «Io mi tolgo il capello al cospetto dei 5.500 militari italiani che sono forza di pace in giro per il mondo». Quanto invece all’annuncio del cancelliere tedesco Scholz dell’aumento di cento miliardi di euro per per gli investimenti necessari e per i progetti di armamento della spesa militare della Difesa tedesca nel 2022, Salvini ha concluso: «Investire di più in difesa e delle forze armate va bene».


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