Guerra in Ucraina, le accuse di Biden a Putin: «Un dittatore che commette un genocidio» – Il live blog

Nel 48° giorno di guerra le forze armate ucraine si preparano per la nuova offensiva russa

Nel 48esimo giorno della guerra in Ucraina Kiev chiede più armi all’Occidente mentre il presidente Zelensky denuncia che i russi hanno lasciato mine nelle aree da cui si sono ritirati. L’offensiva russa è prevista nell’Est e secondo gli esperti nelle prossime ore l’esercito russo prepara un nuovo assalto alle regioni orientali di Donetsk e Lugansk. Intanto il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha detto che il suo incontro con Vladimir Putin non è andato bene: «Preparano un’offensiva su larga scala». Lo Zar incontrerà oggi il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko mentre i ministri dell’Ue vogliono intensificare la consegna di armi all’Ucraina. E preparano anche l’embargo del petrolio dalla Russia.


23.25 – Il discorso di Biden in Iowa

Durante un incontro in Iowa, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lanciato un’accusa netta nei confronti di Vladimir Putin: «Il vostro bilancio, la vostra capacità di fare il pieno dell’auto non può dipendere da un dittatore che dichiara guerra e commette un genocidio».


19.25 – La telefonata Biden-Johnson

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto un colloquio telefonatico con il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson. I due hanno confermato il loro impegno nel fornire più aiuti all’Ucraina: «Continueremo a fornire sicurezza e assistenza umanitaria all’Ucraina di fronte alle continue atrocità da parte della Russia».

18.03 – Prodi: «Non c’è una politica europea comune»

A margine di un evento a Firenze, Romano Prodi ha commentato la reazione dell’Unione europea alla guerra in Ucraina: «C’è una reazione parziale dell’Europa ma non possiamo dire che c’è una politica europea comune. Io mi auguro che il futuro sia diverso, spero che si tragga la lezione per fare una cooperazione rafforzata che porti ad una politica estera comune, ed una politica della difesa comune».

17.09 – Kiev: bombe al fosforo anche sul villaggio di Zaporizhzhia

Secondo le autorità locali della regione di Zaporizhzhia, nella notte del 12 aprile i russi hanno attaccato alcuni villagi con bombe al fosforo: «È stato bombardato con bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate».

16.04 – Il sindaco di Bucha: «Trovati i corpi di 403 civili»

Il sindaco di città di Bucha Anatoliy Fedoruk ha aggiornato il bilancio delle vittime: «Il numero dei civili uccisi nei giorni dell’occupazione è arrivato a 403. Ma crescerà ancora».

15.23 – Il discorso di Putin sulla guerra in Ucraina

Vladimir Putin è tornato a parlare del conflitto in Ucraina. Il presidente della Federazione russa ha rilasciato una seri di dichiarazione mentre era in viaggio verso la regione di Amur, per un incontro con il leader della Bielorussia Alexandr Lukashenko: «Quello che stiamo facendo è aiutare le persone salvare le persone da una parte, e dall’altra stiamo lavorando per assicurare la sicurezza della Russia. Ovviamente non avevamo scelta, questa è la decisione giusta». Puti non ha fatto marcia indietro nemmeno sui progressi della guerra: «L’operazione militare speciale della Russia in Ucraina procede secondo i piani». Kiev ha spiegato intanto i negoziat con la Russia stanno continuando anche se sono estremamente difficili.

14.43 – Putin: «In Ucraina è una tragedia, ma non avevamo scelta»

«Quello che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta». A parlare è il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, a margine della visita al Cosmodromo di Vostochny insieme all’omologo bielorusso Alexander Lukashenko.

13.30 – Kiev crea un elenco con 100 traditori

“L’Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l’ONG HONEST Movement hanno inserito nel registro dei traditori le prime 100 persone, tra cui 13 media”. A darne notizia sui social è Consiglio nazionale per le trasmissioni tv e radio, citato da Ukrinform. Tra i 100 «traditori», «73 sono politici, 13 funzionari delle forze dell’ordine, 13 media e un giudice».

13.00 – Ue: «Risponderanno dell’uso di armi chimiche »

La portavoce della Commissione Ue ha dichiarato che i responsabili dell’eventuale uso di uso di armi chimiche in Ucraina ne risponderanno. «Abbiamo visto le notizie sul presunto uso di armi chimiche da parte delle forze armate russe» e «su segni di avvelenamento chimico sui soldati ucraini», ha detto. «Seguiamo questa situazione da vicino. Come sapete l’uso di armi chimiche, tra cui l’uso di sostanze chimiche tossiche, in qualsiasi circostanza è una violazione delle convenzioni sulle armi chimiche a cui aderisce anche la Russia ed è un crimine di guerra».

9.00 – Corridoi umanitari

Anche oggi 9 corridoi umanitari sono stati concordarti in Ucraina per evacuare i civili. Lo fa sapere la vice prima ministra Iryna Vereshchuk su Telegram. Il corridoio dalla città assediata di ️Mariupol a Zaporizhzhia funziona solo per chi parte con mezzi propri. Anche l’evacuazione dalle città della regione di Zaporizhzhia, precisa la vicepremier, avverrà con mezzi propri.

6.50 – Russi pronti all’attacco da Est

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report quotidiano scrive che «il nemico sta cercando di completare il raggruppamento e il trasferimento delle truppe nelle aree di concentrazione delle regioni di Belgorod e Voronezh nella Federazione Russa, nonché il trasferimento delle forze aeree e spaziali negli aeroporti nelle immediate vicinanze dei confini orientali dell’Ucraina». Intanto nella direzione di Slobozhansky le truppe nemiche continuano a bloccare parzialmente la città di Kharkiv. Combattimenti si segnalano nell’area della città di Izjum e nelle direzioni di Donetsk e Tavriya. «Vi sono segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea – conclude il report – nelle aree di Melitopol e Ilovaisk. È probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e condurre un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk».

5.20 – La Russia sarà sconfitta, secondo gli Usa

Secondo gli Usa la Russia sarà strategicamente sconfitta in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price alla Cnn, sottolineando che oltre ai problemi sul campo Mosca è nel pieno di una profonda crisi economica. Quanto alla questione della responsabilità dei crimini di guerra, Price ha ricordato che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina decine di procuratori per collaborare con Kiev alle indagini e anche il dipartimento di Stato sta svolgendo una sua indagine. «Se le prove ci diranno che Putin è responsabile di crimini di guerra sarà perseguito per questo», ha detto.

3.00 – Sirene d’allarme a Kiev e Kharkiv

Le sirene di allarme per attacco aereo sono tornate a suonare, alle 2.40 locali, nelle regioni ucraine di Kiev e di Kharkiv. L’allerta è scattata anche nel sud del paese, nell’oblast di Mykolaiv. In precedenza, verso le 2 locali, gli allarmi hanno interessato le regioni di Zaporizhia e Dnipropetrovsk.

2.10 – Gli Usa e le presunte armi chimiche a Mariupol

Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha commentato in una nota le notizie diffuse sui social media che a Mariupol i russi hanno usato armi chimiche: «Non siamo in grado di confermare queste notizie», ha detto Kirby precisando che il dipartimento della Difesa americano continua a «monitorare la situazione da vicino». Queste notizie, ha detto il portavoce del Pentagono, «sono molto preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo da tempo sul rischio che la Russia possa usare gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici».

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