Crisi di governo, Bce e mercati in allarme per la possibile caduta di Draghi

Il rischio per le obbligazioni italiane, già sotto pressione da diverso tempo, è salito al livello più alto dell’ultimo mese

Le fibrillazioni politiche nel nostro Paese che stanno mettendo a rischio il governo di Mario Draghi arrivano fino alla Banca Centrale Europea (Bce), che denuncia indicatori del rischio in aumento per le azioni e il debito bancario in Italia. Il rischio per le obbligazioni italiane, già sotto pressione da diverso tempo, è salito al livello più alto dell’ultimo mese. «È giusto dire che si tratta di una crisi politica che arriva nel momento peggiore possibile per la Bce poiché deve attribuire una sorta di condizionalità al suo strumento di frammentazione», ha commentato l’analista di Ing Group Nv Antointe Bouvet citato da Bloomberg.


Le conseguenze della crisi

I rendimenti obbligazionari a 10 anni sono saliti di 24 punti base (+3,39 per cento) e, allo stesso tempo, l’indice azionario FTSE MIB italiano è sceso del 2,4 per cento. Le azioni bancarie di conseguenza hanno subito dei cali non indifferenti: -3,8 percento per Intesa San Paolo, -4,6 per cento per Banco Bpm e -3,5 per cento per UniCredit. Il timore più grande per gli analisti sono le possibili elezioni anticipate in Italia. «Nessun partito vorrebbe andare alle urne – ha commentato l’analista Mohit Kumar di Jefferies International – con il paese in piena cristi energetica e con costi della vita molto elevati».


Tutto questo si aggiunge ai problemi che già affliggono l’economia italiana, dall’inflazione che rischia di toccare dei picchi altissimi, passando per i rialzi dei tassi ai timori di recessione. In particolare oggi, 14 luglio, siamo di fronte a una giornata di forte tensione per i titoli di Stato europei perché continua il rialzo dello Spread tra Btp e Bund, che si attesta a 215 punti secondo l’ultimo calcolo, con il rendimento del decennale italiano al 3,34 per cento, e il Ftse Mib che perde il 3,1 per cento a 20.637 punti.

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