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Juventus, via gli esuberi: Aaron Ramsey risolve il contratto

26 Luglio 2022 - 18:43 Marco Juric
Il calciatore gallese lascia ufficialmente la Juventus dopo tre stagioni

La campagna di sfoltimento della rosa della Juventus parte da Aaron Ramsey. Ufficiale l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto del calciatore gallese che era in scadenza nel 2023. La buonuscita per il calciatore ammonta a circa 3,5 milioni di euro, circa la metà dell’ingaggio che avrebbe percepito quest’anno. E’ lo stesso club bianconero a comunicare la risoluzione attraverso una nota pubblicata sui propri profili social. Finisce quindi l’avventura in bianconero del centrocampista, iniziata nell’estate del 2019, quando arrivò da svincolato all’Arsenal e vissuta tra alti e bassi fino a gennaio scorso quando concluse la stagione con la maglia dei Rangers di Glasgow. 69 presenze in tutto con la maglia bianconera segnando 6 gol e fornendo 6 assist. Molto probabilmente Ramsey nei prossimi giorni tornerà in Premier League, firmando un contratto con il Nottingham Forest.

Alla Juventus servono le cessioni

Il capitolo cessioni anche in casa Juventus è un argomento molto caldo in queste giornate. Perché per proseguire nella campagna di rafforzamento sul calciomercato, i bianconeri hanno la necessità di sfoltire la rosa eliminando i giocatori in esubero ed abbassando il monte ingaggi. Come accaduto con Ramsey, anche il brasiliano Arthur ha da tempo le valigie pronte ma, fino ad oggi, l’elevato ingaggio del calciatore rendono molto complessa una sua cessione. In una condizione molto simile si trovano altri calciatori che sono nella lista dei cedibili, ma che ancora non hanno trovato una sistemazione. Da Luca Pellegrini a Daniele Rugani, passando per Adrien Rabiot e Moise Kean (di proprietà del PSG su cui la Juve ha un obbligo di riscatto la prossima stagione), il peso a bilancio di questi calciatori è molto gravoso per le casse bianconere. Per questo i dirigenti cercheranno da qui alla fine del mercato di piazzare i loro cartellini in altri club, per poi reinvestire ricavi e risparmi netti sugli ingaggi nell’acquisto di nuovi calciatori.

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