Come i leader hanno gestito la crisi per la guerra in Ucraina? Per gli Europei Draghi meglio di von der Leyen e Sanchez – Il sondaggio

Secondo un sondaggio di Euroskopia pubblicato dal quotidiano spagnolo El Mundo, gli italiani attribuiscono alle compagnie energetiche la principale responsabilità dell’aumento dei prezzi di luce e gas. Ben più che la Russia o il governo

Non sono generosi i voti concessi dagli europei ai leader mondiali a proposito della gestione della crisi legata alla guerra in Ucraina. Lo dimostra un recente sondaggio di Euroskopia, pubblicato da El Mundo, ha indagato come i cittadini di nove Paesi Ue valutino la capacità di affrontare la crisi legata all’invasione russa in Ucraina dei principali leader mondiali. A dominare la classifica è proprio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A seguire c’è poi il presidente francese Emmanuel Macron al secondo posto, e Joe Biden che chiude il podio. L’Italia non è da meno, con l’attuale presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, che guadagna il quarto posto, nonostante non raggiunga la sufficienza. All’ultimo posto, invece, i cittadini europei indicano il presidente russo Vladimir Putin, il fautore della guerra in Ucraina. Tra i leader europei, come segnala in rosso El Mundo, ad essere il meno apprezzato è il premier spagnolo Pedro Sanchez.


EL MUNDO \ Euroskopia | Sondaggio sulle prestazioni dei leader europei, agosto 2022

Le votazioni

Il sondaggio chiede di indicare una votazione ai leader politici in una scala da 1 a 10. Draghi prende un 5 di media, molto vicino al 5,1 di Biden e al 5,2 di Macron. Zelensky, invece, è l’unico a raggiungere la sufficienza con un 6,2 di punteggio. Gli europei pare quindi che approvino la linea che i tre leader Ue, in classifica nel sondaggio, hanno adottato nel conflitto ucraino. Sono 12 le figure politiche considerate nell’indagine di Euroskopia. Il premier italiano sembra essere maggiormente favorito anche rispetto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al britannico Boris Johnson. Rispettivamente prendono 4,9 e 4,7.


I responsabili della crisi energetica

Sul fronte della crisi energetica, il sondaggio indaga chi sia il responsabile dell’aumento dei prezzi per gli europei. Buona parte imputa le “colpe” alla Russia. Ma il nostro Paese, così come Spagna, Grecia e Portogallo reputano la responsabilità maggiormente alle compagnie energetiche. Le altre opzioni che prevedeva l’indagine sono: il governo, l’Unione europea o altro. In pochissimi hanno indicato l’Europa. Un altro elemento su cui Euroskopia ha voluto far luce è il grado di preoccupazione in merito all’aumento dei prezzi delle materie prime. L’Italia è spaccata tra un 50% che si dice molto preoccupata e un 40% che lo è poco. Tra i più in allarme vi sono i cittadini spagnoli, che al 74% hanno indicato un elevato timore per la questione contro i francesi che, nonostante un 40% ritenga di sentire molto la questione, pare essere il Paese più spaccato in merito.

Come e dove è stato effettuato il sondaggio

Il sondaggio, svolto da Euroskopia, è stato effettuato su un campione di 1000 cittadini di età superiore ai 18 anni di nove paesi per un totale di 9.000 interviste. Il campionamento è stato effettuato tramite preliminare suddivisione dei cittadini per area geografica, età e sesso. Il periodo di analisi comprende le settimane dall’8 al 29 giugno 2022.

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