Si! La proposta di pensionamento anticipato “Quota 41” della Lega potrebbe costare 65 miliardi di euro

Il leader di Azione critica la proposta di pensionamento anticipato della Lega indicando una cifra corretta

Il 18 agosto, presentando il programma dell’alleanza tra il suo partito e Italia Viva, il leader di Azione Carlo Calenda ha criticato (min. 15:34) la proposta di pensionamento anticipato avanzata dalla Lega, la cosiddetta “quota 41”. Il programma elettorale del partito di Matteo Salvini propone infatti che tutti i lavoratori con 41 anni di contributi, indipendentemente dalla loro età anagrafica, possano raggiungere il diritto alla pensione anticipata di anzianità. Secondo Calenda questa proposta ha un costo troppo grande, pari a «65 miliardi di euro». Abbiamo verificato e questa cifra è corretta.

La versione originale di questo articolo è stata pubblicata il 18 agosto 2022 sul sito di Pagella Politica. Clicca qui per scoprire tutti i fact-checking, divisi per politici e partiti.

Per chi ha fretta:

  • Secondo Carlo Calenda (Azione) «La proposta della Lega di “quota 41” costa 65 miliardi di euro».
  • Secondo l’Inps, tra il 2022 e il 2030 “quota 41” farebbe aumentare la spesa pensionistica italiana di oltre 65 miliardi di euro, con una crescita media di 7,3 miliardi di euro l’anno.
  • La cifra indicata da Calenda è corretta.

Analisi

Le stime più aggiornate sul costo complessivo dell’introduzione di “quota 41” sono state pubblicate dall’Inps a luglio 2021, nel suo rapporto annuale. In quell’occasione, partendo dal dibattito pubblico sulla revisione del sistema pensionistico italiano, l’istituto nazionale della previdenza sociale aveva quantificato la maggior spesa pensionistica nei prossimi anni con l’eventuale introduzione di “quota 41”. Secondo i calcoli dell’Inps, se “quota 41” fosse introdotta a partire dal 2022, farebbe inizialmente crescere la spesa in pensioni dell’Italia di quasi 4,3 miliardi di euro. Di anno in anno, questa cifra salirebbe, arrivando a toccare il picco di quasi 9,6 miliardi di euro nel 2029 e poi scendere fino a 9,3 miliardi nel 2030. In nove anni, “quota 41” farebbe aumentare in media la spesa in pensioni di circa 7,3 miliardi di euro l’anno. In totale, stiamo parlando di oltre 65 miliardi di euro entro il 2030, la cifra citata da Calenda, che salirebbe a quasi 75 miliardi di euro considerando anche il 2031.

Conclusioni

Secondo Carlo Calenda, la “quota 41” proposta dalla Lega costerebbe «65 miliardi di euro». Le stime dell’Inps più aggiornate danno ragione al leader di Azione: se questa forma di pensionamento anticipato fosse introdotta nel 2022, in nove anni avrebbe un costo superiore ai 65 miliardi di euro, pari a circa 7,3 miliardi l’anno.

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