Europa preoccupata per l’arrivo di Meloni? Metsola e Marin a Open: «Nella Ue unità anche con background differenti»

La presidente del PE: «La maggior parte delle forze in campo per le elezioni italiane sono a favore dell’integrazione europea e della Nato». La premier finlandese: «Siamo uniti contro la minaccia russa»

Da Strasburgo – L’Europa preoccupata per l’arrivo di Meloni al governo italiano? Non sembra, stando alle dichiarazioni ufficiali dei leader. Durante una conferenza stampa congiunta al Parlamento europeo, la premier finlandese Sanna Marin e la presidente del PE Roberta Metsola non hanno mostrato alcuna tensione nei confronti delle imminenti elezioni italiane. «Non entro nelle questioni nazionali», ha detto a Open Marin, «gli italiani hanno il diritto di votare chi è secondo loro il leader più capace». Tuttavia la giovane prima ministra finlandese ha mandato un messaggio a Roma: «In momento così difficile in Europa è importante restare uniti contro la minaccia russa, una minaccia che non riguarda solo l’Ucraina ma anche noi dato che Putin usa il gas come un’arma di ricatto». Domenica sul palco di piazza Duomo la leader di Fratelli d’Italia aveva detto: «In Europa sono tutti preoccupati per Meloni al governo e si chiedono cosa succederà. Ve lo dico io cosa succederà: che è finita la pacchia e anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali come fanno gli altri, cercando poi delle soluzioni comuni». Parole che non aprono crepe nella agognata unità europea, punto centrale del discorso di Sanna Marin durante la plenaria del Parlamento: «Sono sicura che ogni politico in Europa si rende conto di quanto sia grave la situazione». La presidente Metsola ha parlato di «un’unità mai vista prima nel Consiglio europeo tra leader degli Stati membri che provengono da differenti background». Rispetto alla campagna elettorale italiana ha sottolineato che «la maggior parte delle forze in campo nelle elezioni sono a favore dell’integrazione europea e a favore della cooperazione translantica, del ruolo della Nato e dei valori europei. Ora tocca agli italiani votare e vedremo cosa succederà».


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